Fra i vini veronesi il Bardolino potrebbe definirsi l'enfant garé per il suo
brio e la sua festosità, la leggerezza della sua stoffa, la vivacità e la
freschezza del suo gusto, il color rubino scarico, quasi cerasuolo ed anche
per l'euforia leggera e simpatica che da a chi lo beve.
Euforia bonacciona, canterina, chiacchierona che non lascia strascichi, nè
suggerisce sentimenti malevoli, euforia che passa presto, lasciando il
festoso ricordo di allegre risate suseguitesi anche senza palese motivo,
come cascate iridiscenti.
Queste parole sono di Montanari e sono state prese da un articolo pubblicato
nel 1953 sul corriere vinicolo, ed esprimono l'essenza piu' vera del
Bardolino..
Si tratta infatti di un vino leggero e asciutto, adatto a moderato
invecchiamento, di un bel colore rosso rubino molto chiaro e brillante..
E' un vino superiore da pasto che, se di buon annata ed invecchiamento, puo'
diventare da arrosto..
E' perfetto soprattutto se accompagna dei primi piatti di sapore deciso e
delle pietanze di pollame e di carne bianca in generale..
Viene prodotto con uva corvina, rossara, negrata e, in percentuali minori,
rondinella rossignola, barbera, sangiovese, nebbiolo, freisa, dolcetto,
teroldego, e schiava..
Per il suo gusto frizzante, un bicchiere di Bardolino lascia la bocca
asciutta pur soddisfacendo piacevolmente e completamente il palato..
Si pensa che il Bardolino facesse parte di quei vini retici dei quali parla
Catone, che Virgilio esalta nelle Georgiche e che tanto piacevano ad
Augusteo..
Il vino essendo prodotto in una zona ristretta, non puo' soddisfare tutte le
richieste e percio' non tutto il Bardolino che si vende in bottiglie e
fiaschi è vero ed autentico, fate attenzione!.