Ecco, un chiaro esempio di come la mia vita sia stata condizionata da atteggiamenti poco sani da parte di chi mi è stato intorno…
Ore 12 di una domenica mattina, sono alle prese con la cura del mio corpo, mi sto pettinando, quando ad un tratto sento un grido da parte di mia madre provenire dalla mia stanza…Mia madre pulendo il mobiletto accanto al letto, ha fatto cadere la bottiglietta di smalto macchiando per terra il pavimento, il mobile e anche il muro! Appena io e mio padre entriamo nella mia stanza le grida di mia madre ci assordano e si dirigono contro di noi…Impossibile frenare il suo istinto di urlare inveendo contro di me…
“Le cose sul mobiletto non dovevano essere messe cosi” …La tragedia dilaga tra insulti, rabbia e voglia di cacciare mia madre dalla stanza…Esasperazione fino al midollo, l’incapacità di far silenzio, l’incapacità di assumersi da entrambe le parti la propria fetta di torta
Non è colpa di chi agisce ma di chi ha lasciato le cose in quel modo…E’ davvero questa la verità? E’ davvero questo il modo giusto di vedere le cose?
Chi ha torto? Chi ha ragione? Chi è il vero colpevole? Chi è da condannare? Chi merita di sentirsi dire che ha sbagliato?
Perché? Perché ogni volta che è qualcun altro ad agire nella mia stanza, nella stanza della mia vita, e a metterci le mani dentro senza che io glielo chieda, se le cose vanno male deve essere sempre e per forza colpa mia? Dove sta scritto? Perché devo prendermi colpe che non sono le mie? E soprattutto perché la persona che ho di fronte non riconosce i suoi limiti? Perché la persona che ho difronte scarica la sua “merda” su di me? Questo non è giusto!