Una volta l’amicizia durava per sempre; oggi questo avviene solo in pochissimi casi. Al giorno d’oggi abbiamo uno stile di vita sempre più mobile, “flessibile”, viaggiamo di più, e i legami di amicizia precedenti tendono ad allentarsi, mentre stringiamo rapporti più stretti con altre persone.
Quando andiamo a scuola, in particolare negli anni dell’adolescenza, ci sembra impossibile l’idea di vivere senza la nostra migliore amica. Poi, però, finisce la scuola, andiamo all’università, magari in un’altra città. E anche se cerchiamo di raccontarci la nostra nuova vita, non è più la stessa cosa, perché l’amicizia nasce sostanzialmente dalla condivisione, dal fatto che noi e altre persone in quel periodo stiamo vivendo le stesse cose. Di volta in volta ci sentiamo più vicini a compagni di scuola, colleghi di università o di lavoro, oppure capita anche di stringere amicizia con persone conosciute in vacanza. Pensate a quelle persone che fanno le vacanze sempre nello stesso luogo, ogni anno; si creano inevitabilmente delle amicizie tra di loro. In tutti i casi, ci si avvicina perché si condivide uno stesso contesto e quindi si crea una complicità. Oggi con i social network, con Skype, è più semplice mantenere i contatti, sapere dove sia finita e cosa faccia una persona, ma non abbiamo più la stessa confidenza, la stessa complicità che avevamo una volta, la stessa voglia di raccontare di noi e di sentire della loro vita.