Le patologie del paesaggio
Il paesaggio costituisce una entità vivente, un sistema biologico, che come tale va incontro a trasformazioni del proprio stato.
Le trasformazioni possono essere naturali o a causa di interventi artificiali. Quando le trasformazioni compromettono la funzionalità del sistema, determinano un’alterazione dello “stato di salute” (insorgenza di un’alterazione patologica), in maniera analoga a quanto avviene in medicina. Questo stato di alterazione si manifesta con un insieme di sintomi, chiamato sindrome.
Il paesaggista Vittorio Ingegnoli ha definito “ecoiatri”, cioè “medici dei sistemi ecologici”, gli operatori che intervengono sul paesaggio come curatori dei sistemi ecologici.
Lo studio delle sindromi patologiche del paesaggio è necessario, con l'aiuto degli strumenti di diagnosi, per determinare un'opportuna terapia e, soprattutto, per definire gli strumenti di prevenzione.
Le principali sindromi patologiche del paesaggio sono:
Alterazioni strutturali
Alterazioni funzionali
Sindromi di trasformazione
Perturbazioni catastrofiche
Degradazioni da inquinamento
Sindromi complesse
Questo complesso di fenomeni patologici porta ad uno stato alterato del paesaggio, che comporta l'insorgere di diversi fenomeni negativi, come:
- l’indebolimento strutturale,
- l'aumento della fragilità del sistema,
- il richiamo di grandi infrastrutture stradali e di zone industriali in campagna,
- l’aumento della frammentazione del paesaggio.
Alla fine di questo insieme di trasformazioni il paesaggio assume uno stato stravolto, e sì verifica una diminuzione della produzione agraria, cioè un esito apposto alla causa principale dei cambiamenti sopra descritti.
Autore : Gelsomina Aliperti
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