GLI GNOMI E LA FATINA BUONA
C'era una volta, su una montagna con vaste praterie, immensi campi di girasoli e torrenti di acqua cristallina, un villaggio di gnomi, situato sulla cima di una montagna; il villaggio non era molto esteso, le case degli gnomi erano a forma di fungo e di colore bianco e rosso con il tetto verde, che si confondeva con il colore dei prati e solo da vicino si potevano vedere le piccole, ma accoglienti abitazioni degli gnomi del villaggio.
Un giorno, in questo splendido luogo le cose cambiarono. Al sorgere del sole i minuscoli abitanti furono svegliati da una nube fitta e puzzolente di fumo... sembrava nebbia. Uscirono tutti fuori dalle loro abitazioni e rimasero esterrefatti di fronte a ciò che apparve davanti ai loro occhi: un enorme e feroce drago a tre teste, con sei occhi, quattro ali, dieci paia di artigli molto affilati, che con una folata di fumo e fiamme bruciò una parte del villaggio e ferì la maggior parte degli gnomi; solo alcuni dei piccoli abitanti rimasero incolumi, tra cui lo gnomo anziano, che propose di recarsi a valle. Lì c'era un piccolo villaggio abitato dalle fate, che si trovava esattamente vicino ad una cascata: lo scorrere dell'acqua emetteva suoni melodiosi e bellissimi.... dovete sapere, infatti che le fate amano molto il regno dell'acqua, in particolar modo le cascate e i torrenti di montagna. in questo viveva una fatina buona, che più di tutte le altre odiava la prepotenza e sicuramente li avrebbe aiutati.
Dopo un lungo, ma comodo, viaggio sulle ali dei loro amici falchetti, gli gnomi giunsero vicino alla cascata e immediatamente gli apparve dinanzi la fata Rebecca ,che aveva i capelli color turchino, la carnagione bianca e indossava un abito color acqua e delle scarpette di cristallo in grado di sostenerla e farla volare durante i lunghi viaggi... ma la cosa più bella erano le sue ali: riflettevano i colori dell'arcobaleno, sempre presente accanto alla cascata.....
Rebecca inorridì ascoltando la storia, e poiché, come abbiano già detto in precedenza, odiava ogni forma di prepotenza, decise di intervenire immediatamente. Insieme agli altri gnomi risalì lungo la montagna e appena arrivati in cima, trovarono rifugio su un albero. Il drago non li vide e continuò inosservato la sua attività, così la fatina poté colpirlo alle spalle con il suo incantesimo, che lo addormentò in un sonno eterno, togliendolo definitivamente di mezzo... l'unico problema era spostare l'enorme corpo del drago, ma anche in questo caso gli amici falchetti offrirono il loro aiuto.
Così dopo essersi liberati del drago, gli gnomi portarono soccorso ai loro piccoli amici intrappolati, e da allora vivono ancora in tranquillità .