Ho voglia di ... Fragola !
Una ricca letteratura magico-medica esiste intorno alle origini e ipotetiche conseguenze delle voglie della donna incinta.
La più conosciuta diceria (perché è di ciò che si tratta) riguarda l’impossibilità della donna di grattarsi o di toccarsi in qualche parte del corpo, mentre prova voglia di qualcosa, altrimenti il figlio nascerà con una macchia nel punto preciso in cui ella si è toccata.
Se proprio non può resistere , la puerpera può toccarsi una natica, almeno la macchia sarà in una zona prevalentemente coperta. Ma le macchie hanno in realtà sempre generato simpatia, così si parla di voglie legate alla fragola, al caffelatte, all’uva addirittura al prosciutto e così via.
Anche sul sesso del nascituro esistono numerose credenze popolari, stavolta basate su osservazioni fisiologiche i cui risultati però variano a seconda del luogo.
Così in alcune zone, se la donna presenta il ventre a punta nascerà un maschio, se il ventre è tondeggiante sarà una femmina; esistono però proverbi, come quello lombardo “Quando la panza l’è guzza – cussin e gusci; -Quand l’è larga al fianchett – nass un bel maschiett” che affermano esattamente il contrario!
Oppure se dovremo appendere il fiocchetto rosa o quello blu può essere previsto tramite osservazioni pseudo astronomiche: nel caso di luna crescente preparatevi a comperare robottini, se la luna è calante mettete nella culla una bella bambolina.