Il libro "L'uomo con la testa di scarabeo" nasce grazie all'artista Dominco De cosmo e l'autore Roberto Grassi.
Siamo curiosi di sapere quando nasce questo progetto, a quando risale, Domenico De Cosmo?
"Si tratta di un progetto che risale ad un periodo anteriore alla pandemia . Durante una presentazione del romanzo di Roberto, eravamo in uno sperduto paesino ad un festival estivo del libro, nei vicoli si respirava aria di mare, ma la spiaggia più vicina era a venti chilometri. Accompagnavo la presentazione con alcune letture tratte dal libro, per catturare l’attenzione dei lettori. Ci ritrovammo però oltre le 22 a parlare de “L’uomo con la testa di scarabeo”, quando molti visitatori erano già andati a cena; ma i pochi presenti erano i mujaheddin dei mangiatori di carta stampata."
"L’idea dalla graphic novel si era già intrufolata tra i vicoli del centro storico fra me, Roberto ed Alessio (l’Editore, nda.), il quale aveva già captato magicamente le vibrazioni dell’idea dall’iperuranio e le aveva trasdotte in un nuovo progetto editoriale: la collana di Graphic novel. Iniziato l’anno scolastico, fra una lezione e l’altra, pensavo alle modalità e ai tempi di realizzazione, studiavo e sviluppavo i personaggi rifacendomi a volti del cinema, della musica, ecc. Roberto aveva già completato la sceneggiatura, e il progetto procedeva spedito, quando è iniziato il lock-down di marzo 2020 e in tanti si sono ritrovati di colpo in smart working o disoccupati, un periodo infame e malandrino, che arrivò trafelato ma colpì al cuore, all’anima e al portafoglio di tanta gente…"
Cosa vuoi aggiungere in merito a questo progetto?
"La graphic novel ha avuto tutto il tempo di crescere e l’autore ha apprezzato la mia visione del suo romanzo. Lo stile che volevo restituire era quello dei noir americani, ma le influenze che hanno stupefatto, sopraffatto e contraffatto il mio immaginario visivo sono dentro il mio DNA ormai: da Dalì a Sergio Toppi, da Kubrick ad Andrea Pazienza. Affollare le pagine di vignette era un’operazione rischiosa, ma il ritmo del romanzo lo richiedeva. Rischiosa anche l’idea di inchiostrare manualmente, Sicut regula requirit, senza PC e cioè farsi il culo senza il control-Z! Che voi potreste anche dire “ma chi te l’ha fatto fare?”, ma io pregavo ogni notte S. Luca e S. Caterina protettori degli artisti. Oggi chi ancora disegna ed inchiostra su carta è un partigiano dell’arte fumettistica. Il mezzo digitale è di un appeal terrificante, uno strumento che permette infinite possibilità, lo so bene perché lo insegno negli istituti da oltre venti anni; ma impigrisce, per cui gli stimoli creativi, la composizione, l’anatomia, o ce li hai perché li hai affrontati, masticati ed assimilati, o non ti vengono dal blog di Ciccio o dai tutorial di YouTube."
Bene, ora non ci resta che leggere il libro!
https://www.lesflaneursedizioni.it/product/luomo-con-la-testa-di-scarabeo-2/