Storie di morte e di atmosfere ovattate, quanto paesaggi notturni, ricordi a brandelli e livelli d’anima oscillanti, viaggiano fluidi lungo le esili pagine appena percorse da una scrittura piana e, talvolta, nelle parti maggiormente riuscite, tridimensionale.
Tutto sembra occhieggiare su un confine che a volte scompare, il mistero fa capolino dietro la segreta figura di Chizuru, in “Hard-Boiled”, e si rarefa nella nostalgica involuzione all’interno della memoria della protagonista di “Hard-Luck”: giovane delineata da poche pennellate incisive di distacco e rimpianto, catturata mentre ripercorre momenti di vita passata con la sorella, ora immobile in un letto d’ospedale a causa di un’emorragia cerebrale.
Storie di perdita e d’infinita tristezza, quasi emozioni-borderline immortalate sulla soglia di un tempo imperfetto che sa di scomparsa, capace solo di conoscere l’oscura lingua del transito.H/H, Banana Yoshimoto, pp.95, £.18000