Vergognoso su Ylenia Bonavera: perché la gente attacca le vittime?
Un lungo post in cui disgustata annuncia che è duramente contrariata dalla reazione della gente italiana al fatto accadutole, posta una decina di foto del suo fidanzato e poi in poche ore chiude il profilo Facebook agli estranei e cancella, scrive al Messaggero quotidiano annunciando la gravidanza di tre mesi e poi il silenzio.
Fino a pochi mesi fa si presentava come studente di psicologia, una vita normale ricca di avvenimenti e di vita sociale.
Ora Ylenia Bonavera è in una residenza protetta, ancora giura di essere certa che il colpevole dele lesioni non sarebbe il suo uomo, che avrebbe acquistato la benzina per il motorino.
Sta meglio ma le indagini continuano nella direzione del delitto come presunto dai primi capi d'accusa.
Certo è che il fiume di insulti che hanno caratterizzato questa vicenda è ancora da spiegarsi: difendere le donne attaccando una vittima che la pensa in un modo diverso - giusto o sbagliato - è un atto egoistico per entrare in sfida e mostrarsi migliori, insomma mania di protagonismo.
Come mai così tante persone hanno tali manie di protagonismo di fronte alle disgrazie altrui? Un episodio su cui riflettere, che non ha niente a che fare con il femminismo (MC).