Per contenere ulteriormente la curva dei contagi, in notevole rialzo negli ultimi giorni (al 3 novembre: 28.244 nuovi casi con 353 morti), il testo del DPCM 24 ottobre viene sostituito da quello del 3 novembre (testo in calce), in vigore dal 6 novembre.
Regime differenziato tra le Regioni, a ognuna delle quali con ordinanza del Ministero della Salute (testo in calce) viene assegnata una delle tre fasce differenziate per il pericolo del contagio, in base ai 21 parametri elencati nel provvedimento.
Sono in "zona rossa" Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria. Le norme saranno valide dal 6 novembre al 3 dicembre.
Zona gialla
E' la fascia a livello di rischio moderato, nella quale si applicano le limitazioni a valenza nazionale sopra indicate. Vi rientrano le seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia di Trento e Provincia di Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto.
Zona arancione
• E' la fascia che comprende le Regioni a criticità medio-alta: Puglia e Sicilia
Zona rossa
• E' la zona a più elevata criticità, nella quale sono attualmente inserite le seguenti Regioni: Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d'Aosta
• Divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione, ma anche all’interno del territorio stesso, salve le ipotesi di necessità e urgenza.