Privacy e invidia nell'era di fb
Quante volte sul noto social network Facebook leggiamo di stati in cui si rimproverano gli altri di essere invidiosi, attaccati alle cose materiali, stanchi di essere osservati... Ma nessuno si rende conto che in un contesto come quello dei Social Network è praticamente "colpa nostra" se le persone ci spiano?
La curiosità c'è tutta, l'ostentazione fa parte di noi, chi più e chi meno ha voglia di far vedere le cose belle che fa e che vive, ma bisognerebbe essere più onesti con se stessi e ammettere che: facebook non è il nostro diario di foto privato, per cui non lo apriamo solo a chi vogliamo ma, in base alle impostazioni della privacy, è accessibile a tutti.
Dato che è impossibile su 5000 "amici" che tutti e 5000 siano felici per le nostre vacanze caraibiche, per l'anello da sogno che il nostro fidanzato ci ha regalato, per la cena a lume di candela, per l'idromassaggio di petali di rose e per quant'altro cerchiamo di propinare agli altri, non sarebbe forse il caso di limitare le cose che rendiamo pubbliche ma che in realtà appartengono alla nostra sfera personale?
Leggo ipocrisia negli stati di coloro che prima ostentano e poi vogliono essere "non visti", passare inosservati. Che senso ha pubblicare la foto del pancione dal giorno dopo il concepimento ai momenti del parto, se poi ci si lamenta che tizio e caio ha guardato e ha storto il muso?
Ma, più che altro, non è che gli invidiosi siete proprio voi che volete le attenzioni degli altri, solo per fare la tiritera che "tanto e comunque" la gente guarda e parla, ma poi sapete a memoria e perfettamente tutto ciò che accade nella vita degli altri?
Ph. Internet