Di novità interessanti in tema di internet per le donne ce ne sono molte, ma tra tutte quella che – si presume – possa essere più interessante è il vademecum, ovvero le indicazioni utili, per non soffrire inutilmente e non cadere vittime di internet.
Questo tema riguarda in particolare le donne perché statisticamente gli attacchi social più cruenti, per contenuto ma anche per idee, sono a danno della donna.
A fare la differenza è la psicologia femminile che – a differenza del maschio, mediamente – tende a dare più importanza a quello che viene detto o fatto sui social.
Ad esempio: è frequente che possano volare insulti sui social, anche se non sarebbe normale – tendenzialmente il maschio è più risoluto nel tagliare il rapporto e bloccare la persona, senza porsi ulteriori domande, la donna, sempre in linea di massima, ne fa un problema e un pensiero personale.
Il cyber bullismo allora colpisce più le donne oppure fa più danno se prende di mira le donne? Secondo quanto riporta ISNews il motivo sarebbe il secondo: fa più danno perché la donna non è abbastanza forte da rispondere in modo adeguato alle “molestie”.
Sensibilità da una parte, insensibilità dall'altra, la donna ne patisce di più, portando fuori dal web il problema e risentendone nella vita privata.
Parrebbe tutto qui, ma non è tutto qui: a giocare a sfavore della donna anche il tipo di contenuto: sovente capita di vedere belle foto di ragazze al mare o in costume, la reazione del pubblico maschile a una foto di donna è molto diversa dalla reazione del pubblico femminile alle foto di maschio.
Se la donna, al limite, mette un “like” o commenta sulla bellezza il maschio scivola spesso nel concetto etico: il maschio reagisce più spesso in modo malevolo alle foto osé, probabilmente si sente più toccato nell'istinto.
Ecco allora che una serie di immagini private possono diventare motivo di scontro con sconosciuti e motivo – per le donne – di sofferenza. Tempi duri per le donne, anche su internet (MC).