“La variante KP.3 ha portato ad un incremento dei casi e dei ricoveri, dimostrando che l’aggressività del virus è strettamente legata alle nuove varianti che emergono,” il 5% della popolazione italiana è attualmente a rischio contagio e ha sviluppato o ha comunque combattuto grazie al vaccino il virus, le analisi dei dati a campione dimostrano questo.
Complice di questo aumento il fatto di aver tolto le mascherine nei luoghi protetti, come ospedali, case di riposo e dormitori collettivi. La mascherina non protegge in modo sufficiente, ma è un ottimo sistema per non contagiare gli altri, serve a non propagare il virus se si è positivi. I sintomi sono: mal di testa, congiuntivite, tosse, simil raffreddore.
La fastidiosa e inutile diatriba è sempre in voga, ma ad ogni modo ci sono delle certezze che vanno oltre la personale propensione al rischio e al proprio interesse personale, che sono appunto una questione soggettiva. Di fatto, oggi, c'è un picco e questo picco si traduce in contagi e in rischi di contagio.. Il vaccino copre parzialmente anche per questa variante, quindi le persone fragili possono continuare a indossare le mascherine senza sentirsi a disagio, perché è nel loro interesse, ma i dati parlano chiaro, i contagi della nuova variante, fastidiosa e incidente, sono in aumento, ancora una volta. MC