Il mantra dell'amore che cura ogni rapporto..
Il mantra dell'amore che cura ogni rapporto..
Quando si parla di benessere di intende un bacino molto ampio di intenti e di attività, infatti la  parola ben essere presuppone che ci sia un essere che stia bene.  Detto cosi appare piuttosto banale ma in realtà non lo è, perché stare bene è un’arte che nessuno ci insegna ma alla quale tutti aspirano in modo più o meno consapevole.
Oggi parleremo delle vibrazioni che permettono di raggiungere il benessere, in amore, nella salute, per raggiungere il denaro, per ottenere protezione e potere…
Puntata 1: Il mantra da recitare per ottenere l’amore
OM TARE TUTTARE TARE (NOME DELLA PERSONA AMATA)…VASYAM KURU HO SOHA.
Si tratta del mantra di Tara , divinità eroina rapida tibetana che significa : Mi inchino a te Tara, rapida eroina porta in mio potere… Anche la ripetizione della parola YESOD aiuta e favorisce l’amore , si tratta di un nome che nella tradizione cabalistica è proposta all’unione, alla creatività, alla sessualità.
Chi era Tara ? Ecco quello che Wikipedia ci dice a riguardo
Tārā era una divinità del pantheon induista associata a Sarasvati, Lakshmi, Parvati, e Shakti. Quindi un'espressione archetipa del principio femminile.
La nascita di Tārā è usualmente associata ad Avalokiteśvara, il Bodhisattva della compassione. Questi, visualizzati i mondi più bassi in cui il ciclo delle rinascite porta gli esseri, mosso a compassione e deciso di dedicarsi alla salvezza di tutti, versò delle lacrime. Da queste si formò un lago in cui nacque un fiore di loto. Allo sbocciare del fiore al centro si trovava Tārā.
In un'altra leggenda si narra che Tārā, in una sua antichissima manifestazione come Yeshe Dawa (Luna della Consapevolezza Primordiale), dedicasse offerte al Buddha Tonyo Drupa per milioni di anni e da questi l'abbia istruita sul concetto di bodhicitta.
In seguito, avvicinata da dei monaci, si sentì dire che avrebbe dovuto mirare a una rinascita come maschio, per poi raggiunge l'illuminazione. Ella prontamente ribatté che l'essere di sesso femminile era una barriera per raggiungere l'illuminazione solo per gli ottusi che ancora illuminati non erano. Prese quindi la decisione di rinascere come bodhisattva femminile fino a che il Saṃsāra non si fosse svuotato. Dopo decine di milioni di anni di meditazione Yeshe Dawa manifestò la sua illuminazione suprema come Tārā.
Riguardo a questa storia così si espresse il XIV Dalai Lama:
"C'è un vero movimento femminista nel buddhismo che è collegato alla deità Tārā. Perseguendo la sua educazione alla bodhicitta, ovvero la motivazione del bodhisattva, lei pose lo sguardo su quanti si sforzavano di conseguire il pieno risveglio, e si rese conto che erano troppo pochi quanti raggiungevano la buddhità come donne. Così fece un voto: "Io in quanto donna ho sviluppato la bodhicitta. Per tutte le mie vite lungo il percorso faccio il voto di rinascere donna e, nella mia ultima vita quando conseguirò la buddhità, anche allora sarò una donna." Questo è vero femminismo."
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