La bulimia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da episodi di
abbuffate seguiti di solito da comportamenti compensatori. Le abbuffate
consistono tipicamente nel mangiare grandi quantità di cibo, spesso ad alto
contenuto calorico. In genere questo viene fatto in segreto e può continuare
per anni senza che gli altri se ne accorgano. Il comportamento compensatorio
utilizzato più frequentemente è il vomito autoindotto, ma possono esservi
anche abuso di lassativi e di diuretici, digiuno e attività fisica eccessiva.
Lo scopo di questo comportamento è di "neutralizzare" l'abbuffata.
È un tentativo di alleviare il senso di colpa provocato dall'abbuffata e di
minimizzare ogni aumento di peso che si potrebbe verificare di conseguenza. La
gamma dei comportamenti può variare di molto da persona a persona. Mentre
alcune delle pazienti si abbuffano e ricorrono a questi comportamenti di
compenso parecchie volte al giorno, altre lo fanno solo saltuariamente.
Sebbene la maggior parte delle persone bulimiche si autoinduca il vomito,
alcune vomitano raramente o non vomitano mai. Altre possono combinare più
metodi di compenso, il vomito e l'abuso di lassativi o il digiuno, l'attività
fisica eccessiva e l'abuso di diuretici.
Come si può capire la bulimia ?
La bulimia ha tre componenti: il comportamento alimentare e compensatorio, o
componente comportamentale; il modo in cui le persone bulimiche pensano a se
stesse e al loro mondo, o componente cognitiva; e il modo in cui le bulimiche
gestiscono le proprie emozioni, o componente emotiva. Per capire la bulimia è
necessario capire tutte le tre parti del problema.
Quante persone soffrono di bulimia ?
Le stime variano, e per molti motivi è difficile ottenere delle cifre
precise. Sembra che la prevalenza della bulimia tra le ragazze adolescenti e le
donne giovani sia approssimativamente dell'1-3 per cento, mentra la prevalenza
tra i maschi sia di circa un decimo di quello delle femmine (APA, 1994).
Perché si sviluppa la bulimia ? Da dove nasce ? Come
comincia ?
La bulimia è legata a fattori familiari, sociali e psicologici. Inoltre
possono giocare un ruolo anche fattori di tipo biologico, quali la
predisposizione alla depressione. I fattori familiari, sociali e biologici
preparano il terreno per lo sviluppo della bulimia e una volta preparato, le
caratteristiche psicologiche, o più specificatamente di personalità,
dell'individuo sono il fattore determinante.
Cosa possiamo fare per essere d'aiuto ?
- Informatevi sul problema della bulimia. Date più sostegno e
incoraggiamento che potete senza essere invadenti. La bulimia è un disturbo
del controllo, cioè l'individuo non ha il controllo della sua vita e usa la
bulimia per cercare di averne di più.
- Allo stesso tempo, la bulimica vuole essere indipendente e spesso si
offende per i tentativi di controllo degli altri. Vista questa sensibilità,
il vostro sostegno potrà essere erroneamente percepito come tale. Potete
offrire una mano tesa, ma poi dovete aspettare che sia la bulimica ad
avvicinarsi a prenderla.
- Non cercate di fare il terapeuta.
- Cercate di rendervi conto che probabilmente la vostra familiare o amica
avrà bisogno di un aiuto professionale per superare questo problema.
- Non abbiate timore o imbarazzo nel cercare voi stessi l'aiuto o il
sostegno di un professionista se ne avete bisogno.
Trattamento
Il trattamento è essenziale perchè la maggior parte delle bulimiche non è
in grado di superare questo complesso disturbo da sola. Sfortunatamente
moltissime bulimiche hanno paure e preoccupazioni riguardo al trattamento che le
rendono apprensive nella ricerca dell'aiuto professionale di cui hanno bisogno.
Nonostante la maggior parte di queste paure e preoccupazioni sia infondata,
influenza comunque le decisioni della bulimica circa la terapia