Gli struffoli napoletani rappresentano un  antico dolce di Natale aromatico d’arancio e bagnato nel miele
Un dolce unico formato da tante piccole palline di pasta arrotolate nel miele, ricco di aromi e colori e dal sapore caratteristico.

La storia e l’etimologia di questo dolce Napoletano: Gli Struffoli.
Gli struffoli hanno origini antichissime, c’è chi porta, difatti, che la loro denominazione derivi dal greco, esattamente dalla parola  “strongoulos”, ovvero “arrotondato“. Altre remote fonti mostrarsi far attinenza, invece, ad un dolce tipico spagnolo: il piñonate, molto simile agli struffoli ma dalla forma lievemente più prolungata. Secondo altri, invece, il termine “struffolo“ fare provenire dall’italiano “strofinare” costruendo chiaro relazione al gesto che si eseguisce durante la approntamento per distendere la pasta e creare poi le palline. Nei tempi antichi gli struffoli erano preparati nei monasteri, dalle suore che poi li offrivano a Natale alle famiglie nobili che si erano distinte per atti di carità.
Oggi invece si possono conseguire in ogni casa napoletana e di altre territori italiane come la Puglia (con il nome di “porceddhuzzi” o “porceddhruzzi“), Marche, Abruzzo e Molise nel periodo natalizio.  In Molise, ad esempio, si fa un dolce molto simile denominato “cicerchiata” che prende il nome da cicerchia, un legume tipico molisano che ha ricevuto la attribuzione di Prodotto Agroalimentare Tipico molisano.