Una novità che piacerà sicuramente a chi ha la passione per la buona cucina ma vuole evitare di spendere milionate in corrente elettrica: la novità che prende un pochino spunto dalla cucina ipertecnologica del Polo Nord, Himalaya e dello Spazio è la cucina sottovuoto.
Il principio è molto semplice, sapendo principi di base della fisica, se si abbassa la pressione si alza la temperatura di ebollizione dell'acqua, se si alza la pressione invece a temperature molto basse l'acqua bolle, anche se non scotta.
Dunque nel sacchetto a sottovuoto gli alimenti, conditi per benino, con dei liquidi aggiuntivi, riescono a cuocere a temperature molto basse, con un piccolissimo consumo energetico e con una percentuale del vuoto pressocché totale.
La differenza tra una cottura normale e una sottovuoto è che non si alterano le qualità organolettiche del cibo, il cibo trasuda e si aspira dall'aria, che smette di ossidare e dunque consente agli ingredienti di rimanere pressoché integri ma di mescolarsi alla perfezione.
Una strategia fantastica per cucinare il pesce e le verdure: il cibo una volta messo sottovuoto si posiziona a vapore, dove le buste per alimenti resistono fino agli 80 gradi senza rilasciare alcuna sostanza inquinante, ivi si procede con la temperatura di cottura ideale, 75 gradi in forno a vapore.
Questo è uno dei casi in cui, se si cucina sottovuoto, in casa non si percepisce il minimo odore di cucinato, bensì nel momento preciso in cui si serve il cibo, il profumo esce tutto, in contemporanea, diventando anche interessante da servire, una fragranza piuttosto insolita. Farete dei figuroni per il profumo, la morbidità, il colore fantastico, il sapore completo e anche per la pulizia della cucina, che non guasta mai.