di Bruna Larosa
Sta bene Rossella Urru, la ventinovenne cooperante del Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, rapita nell'ottobre scorso. Una vicenda che ha coinvolto tutti, questa della Urru, soprattutto per il fatto che ad un certo punto, a marzo, si era gridato alla liberazione, salvo poi dover fare marcia indietro. Nessuna conferma della Farnesina, solo una speranza tramutata in gioia troppo presto, allora.
Ripercorrendo la vicenda La cooperante del Cisp era stata rapita nella notte tra il 22 e il 23 ottobre in Algeria
e da allora era rimasta in mano ai suoi rapitori. L'ansia dei primi giorni, quelli che tutti dicono decisivi e poi i tempi che s'allungano. A marzo una finta gioia, un'attesa che sembrava finita, invece solo tra poche ore la felicità vera perché Rossella Urru tornerà a casa, stavolta sul serio. Le varie agenzie hanno cominciato a rincorrersi nella giornata del 18 luglio, mentre la Farnesina si attivava per verificare le informazioni che per primo Il Foglio ha reso pubbliche.
Soddisfatti per l'esito felice della situazione, Monti, Napolitano e Terzi hanno lasciato dichiarazioni importanti in merito alla vicenda. Nel giorno del tanto atteso rientro Terzi ha sentito la ragazza e nel riferire della telefonata alle agenzie ha parlato di una grande emozione. Ancora non si sa per che ora atterrerà in Italia Rossella, la famiglia della ragazza intanto è arrivata a Roma per stringere in un abbraccio la giovane dopo nove mesi di sofferta lontananza.
Ph. Internet