Ebbene, quando i drammi della vita si accaniscono tutti insieme anche un compleanno può essere un motivo di riflessione.
Che pensiero assurdo faccio, starete pensando…una festa è per antonomasia qualcosa a cui andare perché divertente e allegra…Non sempre…Non con tutti, non tutte le volte…
Potrebbero esserci mille buone motivazioni per accettare ma anche altrettante altre per rifiutare…
In primis: il rapporto con il festeggiato com’è? E’ una persona a cui si tiene o è una festa di ripiego in cui fondamentalmente ci si imbuca?
No, nel mio caso non sarebbe una festa come imbucata, anzi…
In secondo luogo…se questa persona è stata il tuo ex…?
Sarebbe bello se la festa fosse rimandata, magari un mese dopo, una vita dopo,sarebbe bello se il festeggiato insistesse sull’importanza che la tua presenza ha a quella sera, a quell’evento, sarebbe bello continuare a fingere che non è un ex.
Quando ti trovi di fronte un ex compagno di vita, un ex amico, insomma qualcuno con cui è finito il tuo percorso di vita, ti senti sempre inopportuna, pure se lo incontri al supermercato mentre fai la spesa!
“Miroir” ovvero specchio…bello il nome di questa rubrica, rende davvero bene quel senso di inquietudine che ti ritorna contro…quel riflesso che lo specchio riproduce con tanta facilità…la stessa facilità che l’uomo ha nel restare nell’indecisione a vita!!!
Io oserei citando un pezzo della canzone della Fiorella Mannoia “hai provato a far capire con tutta la tua voce anche solo un pezzo di quello che sei // e ti senti ad una festa per cui non hai l’invito per cui adesso l’invito fallo tu!!! ”
Quindi…? Rifiuto, confermo e vado avanti, direi se fossi ad una puntata dei “I soliti ignoti” ma dato che non è cosi, lo inviterò io…