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L'amore non e' sempre una cosa meravigliosa
L'amore non e' sempre una cosa meravigliosa
Sopravvivere a Marrakech non è semplice per Raja: giovane orfana, è costretta a a donare il suo corpo per vivere

Il film: Raja - Francia 2003 - di Jacques Doillon, con Pascal Greggory, Najat Bessalem - Sceneggiatura di Jacques Doillon, Fotografia di Helene Louvart, Montag-gio di Gladys Joujou, Frederic è un riccone francese che trascorre le giornate nella sua villa con piscina.
Un giorno conosce Raja e ne è attratto talmente tanto da assumerla al suo servizio, scatenando le ire di due vecchie cameriere, talmente vecchie da definirsi reperti storici. Tra Frederic e Raja comincia una schermaglia amorosa contornata da diverse insidie: Fred non conosce il marocchino, mentre Raja capisce poche parole di francese, Fred non riesce a superare le proprie paure, mentre Raja non è sicura di potersi fidare del francese.
Fred, licenzia Raja per motivi futili, ma poco dopo torna a cercarla e decide di riassumerla e di prendere a servizio come autista anche Youssef, il suo presunto fidanzato, che è in realtà il suo protettore.
Nonostante il gesto compiuto da Raja nel concedersi a Fred, i dubbi sulla loro relazione non scompaiono, e la ragazza preferisce andarsene per sempre, tornando alla propria misera vita.
Sarà vano il tentativo di riconciliazione da parte di Fred, che crollerà davanti alle pretese economiche di Youssef e deciderà quindi di andarsene sperando che sia Raja a cercarlo. Nonostante il nobile intento di mostrare la difficoltà del sentimento fra culture diverse, lo spettacolo risulta in più punti estraneo al pubblico e non rende lo spettatore compartecipe.
Nel lungometraggio si riscontra una grande verosimiglianza dei dialoghi e dei luoghi,ma un’eccessiva narrazione che rischia di stancare lo spettatore.
Raja, nel suo orgoglio e nella sua disperazione, e Fred, nella sua ignavia e nella sua desolazione, sono dei personaggi dif-ficilmente dimenticabili, grazie anche all’utilizzo di un divertente “gioco di equivoci” basato più sull’ironia che sul sentimentalismo.
Qualche pesante errore, ma complimenti per la punta d’ironia, un condimento davvero originale in un film di questo genere!
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