Sherry Filos e la macchina magica
C'era una volta un'onesta e umile sarta che aveva una macchina per cucire che per anni fu il suo fedelissimo strumento di lavoro. Purtroppo era diventata vecchia, arrugginita e inadatta per lavorare. La sua proprietaria, la sarta Sherry Filos era stufa di dover ripetere ogni volta il lavoro da capo e cominciò a pensare di liberarsene. Si avvertiva che c'era qualcosa di strano nell'aria. Nei giorni seguenti, strane coincidenze avvennero in casa di Sherry Filos. Stoffe strappate, filo sparito e cartamodelli in disordine come mossi dal vento. Accusandosi di troppo lavoro, la sarta pensò di meritare un po’ di riposo. Si distese sul letto e cominciò a pensare in che modo incrementare i guadagni per acquistare una nuova macchina per cucire. Si addormentò cadendo in un sonno profondo. Orribili incubi costellarono il suo sonno al punto da svegliarla. Non chiuse occhio per tutta la notte. La finestra si aprì, in quella cupa notte illuminata dal chiaro di luna, non si udiva voce, solo i rumori del legno della casa che quasi sembravano i passi di qualcuno. I ditali volteggiavano mossi dal vento. I cartamodelli di nuovo volarono nella stanza. La macchina per cucire si attivò da sola. Sherry Filos si spaventò molto. Nonostante ciò tentò di avvicinarsi. Quando fu vicina al pedale, la macchina si fermò. Provo ad azionarla ma non ci riuscì. Visto l’episodio, era ancora più decisa a cambiare macchina per cucire. Il vento giunse di nuovo impetuoso al punto da far cascare in terra la macchina per cucire. Sherry la raccolse ma una volta tra le mani il suo strumento da lavoro si frantumò in pezzi lasciando fuori mille monete d’oro. La vita della sarta cambiò, con le monete d’oro riuscì ad acquistare una nuova macchina per cucire e a mettere su un atelier che con il tempo divenne una famosa casa di moda. Non morì mai più di fame. La morale di questa storia è che non bisogna mai buttar via ciò che ci sembra logoro e vecchio perché fino alla fine ha qualcosa di buono in serbo per noi.
J.M.