Con questo scritto vorrei riflettere sul fenomeno del razzismo nei confronti degli immigrati in Italia. Queste persone sono ormai tre milioni ed hanno cominciato ad arrivare in Italia all'inizio degli anni '70. Allora l'immigrazione era vista come un fenomeno apparentemente raro ed isolato nel Paese, nonostante il primo saldo migratorio sia avvenuto nel 1973. In quegli anni e fino a pochi anni dopo, l'attenzione restava maggiore nei confronti degli italiani all'estero piuttosto che nei confronti degli immigrati in Italia.
Coloro che migrano sono alla ricerca di opportunità ma viaggiare verso di esse, non sempre significa trovarle. Migrando infatti si possono cercare risposte a ciò che si è lasciato, ma in molti casi gli spostamenti dai paesi del sud a quelli del centro del mondo portano anche nuovi interrogativi, sofferenze e problematiche, pure di stampo razzista.
Credo che per quanto riguarda il razzismo in Italia esso non sia mai scomparso, ma si sia sviluppato in modo maggiore e differenziato negli ultimi 15-20 anni, anche perché prima non si era ancora consolidata l'idea che altre persone, di origine non italiana, vedessero nell'Italia il futuro proprio e quello delle loro famiglie.