Una ragazza di montagna, il libro di Deborah Compagnoni
Una ragazza di montagna, il libro di Deborah Compagnoni
Deborah Compagnoni ha presentato a Trento il suo libro "Una ragazza di montagna", edito da Rizzoli, durante il Festival dello Sport. Piazza Duomo l'ha accolta con una partecipazione molto alta, la campionessa si è presentata parlando di come l'idea sia nata: "conoscono tutto delle mie gare e dei miei infortuni, ma non sanno queste cose" che si riferiscono alla prima infanzia, fino ai 14 anni, quando "ho messo il dito nel tritacarne" e ha cominciato anche a gareggiare.

Una raccolta di racconti che parlano di un’infanzia vissuta a contatto con la natura, che per Deborah Compagnoni è fondamentale nella vita di un bambino, dove poter sperimentare, apprendere e affrontare un periodo della vita che è culla di talenti e passioni. "In questi tempi la mia infanzia non è più applicabile ma qualcosa sta andando fuori controllo, quando c'è troppa pressione e i bambini fanno troppe prove, troppi allenamenti, un tempo c'era sempre un movimento spontaneo e le distanze erano normali, adesso si usa l'automobile per tutto e si concentra il tempo per andare in palestra e nelle strutture per allenarsi, mettendo insieme tutti i pezzettini."

L’infanzia di Deborah Compagnoni in Valtellina a Santa Caterina di Valfurva, un paese con meno di cinquecento abitanti immerso nelle splendide montagne del gruppo Ortles-Cevedale, ha forgiato lo spirito avventuroso e curioso di una bambina che ha potuto crescere libera: "Questa libertà nel decidere mi ha aiutata molto non solo nei momenti degli infortuni, ma anche quando dovevo decidere se fare o non fare una gara, che disciplina scegliere, diventando molto più seria, responsabile, professionista."

"Il mio cuore resta lì, tra quelle montagne che hanno plasmato non solo la mia infanzia, ma la persona che sono diventata."

Questa raccolta di venti racconti vuole essere la porta su un mondo autentico, in cui la vita viene vissuta a pieni polmoni, di corsa, in modo un po' indisciplinato e forse proprio per questo magico: "Con la lentezza intendo avere quei momenti di riflessione, quei momenti all'aria aperta, semplici arrampicate, sciate, questa di stare all'aria aperta è una caratteristica che accomuna tutte le mie attività."

Per le Olimpiadi invernali di Cortina avrà una partecipazione perché questa manifestazione, ha detto, rappresenta tutti i valori di cui abbiamo parlato fino ad adesso. MC
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