La maggior parte delle persone trova che la propria memoria è fallace nel ricordo; questa convinzione nasce probabilmente da un malinteso sul funzionamento della memoria.
La rievocazione stessa può essere suddivisa in due fasi, una nel corso dell’apprendimento e una in fase successiva. Durante l’apprendimento la mente, come il corpo quando viene tenuto in esercizio, ha bisogno di periodi di attività e di riposo. Se a un giusto periodo di attività segue un appropriato periodo di riposo, i processi di rievocazione migliorano considerevolmente sia in qualità (particolari) sia in velocità.
La rievocazione dopo l’apprendimento cresce per un breve periodo di tempo necessario a “imprimere” l’informazione e poi diminuisce rapidamente . Se si associano tecniche di riesame ai periodi di attività e riposo, è possibile ridurre molto questa perdita di particolari. Mentre si legge si può migliorare la rievocazione, per esempio, suddividendo il periodo di apprendimento in sezioni di 20-40 minuti durante le quali si scrivono appunti. Dopo 10 minuti di pausa, altri 10 minuti vengono usati per ricordare e annotare ogni cosa che torna in mente e confrontare queste note con quelle prese in precedenza. La memoria può essere anche rinforzata facendo una revisione dello stesso materiale il giorno dopo per 2-4 minuti e per altri 2 minuti nell’arco della settimana successiva.
Si può migliorare la concentrazione e l’immagazzinamento delle informazioni anche con una lettura più rapida, o concedendo più tempo nel riguardare i passaggi importanti.
Per accelerare la lettura si possono usare varie tecniche, come l’impratichirsi con la lettura ritmata aiutandosi con un metronomo, le prove a tempo per accrescere la velocità e (contrariamente alle credenze popolari) l’uso del dito per seguire le parole, i paragrafi e pagine intere.
Nel prendere appunti è utile usare una parola chiave o una frase per riassumere gruppi di informazioni diverse, perché questo è il modo con cui il cervello le immagazzina. Alcune particolari tecniche per migliorare la memoria, definite mnemoniche, utilizzano sistemi analoghi per accentuare i normali processi rievocativi di associazione o di collegamento delle idee . Nel corso di varie ricerche è stato osservato che un individuo capace di associare le idee in questo modo, oltre che a migliorare la sua memoria, accresce anche la sua abilità creativa.
Molto di quello che ci dimentichiamo in realtà non è mai stato completamente immagazzinato poiché non ci stavamo concentrando. Molti, per esempio, non ricordano facilmente i nomi delle persone che hanno incontrato; conseguentemente ogni volta che incontrano persone nuove vengono presi da una lieve paura e quasi “recitano di nuovo“ la scena dell’incontro) nella quale dimenticheranno i nomi. L’imbarazzo provocato dalla scena immaginata può anche indurli a non guardare le persone che stanno incontrando e a osservare le loro facce con lo sguardo più fuggevole possibile; complessivamente, questo comportamento rappresenta l’esatto contrario di ciò che è necessario per la rievocazione e spiega inoltre perché tendiamo a dimenticare qualsiasi cosa che sia associata a una sensazione paurosa.