Lia e l’Abete Rosso - edito Giraldi Editore - è il romanzo d’esordio di Irene Cacciola, giornalista e copywriter, che negli ultimi anni ha prestato la sua penna anche alla televisione. Autrice conosciuta principalmente nel mondo del turismo, trae ispirazione per questa storia proprio dai suoi viaggi e inserisce anche un rimando al caso Riace, modello di integrazione e accoglienza in Italia e nel mondo, per poi affrontare il fenomeno dell’immigrazione e della solidarietà. Un romanzo per ragazzi dagli 8+ anni con una scrittura veloce, semplice, adatta a tutti, che svela il punto di vista dei più piccoli, raccontando l’incontro con il “diverso”, che interrompe la quotidianità di ognuno e mostra come il mondo dei grandi spesso faccia fatica ad accettare “il nuovo” e, anzi, lo trasformi in capro espiatorio per tutto quello che accade.
Saranno proprio i più piccoli a mostrare come “A volte i grandi non hanno nemmeno la fantasia per inventare un finale”, come precisa la protagonista Lia. Lia è una ragazzina acuta, impetuosa, ma anche riflessiva che se si mette in testa qualcosa è difficile da fermare, come ben sa il suo fidato amico Tommaso. La nonna di Lia racconta loro la storia dell’Abete Rosso, albero maestoso e imponente, che si trova sulla collina che guarda e protegge da lontano il loro paese.
È proprio questa storia a essere il fil rouge di tutto il libro, l’ispirazione grazie alla quale giovani protagonisti motivano gli adulti a non arrendersi e a dare fiducia anche alle possibilità, forse, più impensate. Un intrecciarsi di colpi di scena, sviluppi inaspettati e incontri coinvolgono Lia e Tommaso, che diventano amici di Marifleur e Malik, due coetanei provenienti dal Camerun e arrivati fin lì grazie ad un’associazione umanitaria. Nuove amicizie nascono anche fra gli adulti, ma anche degli attriti. A inasprire gli animi contribuisce una sconosciuta malattia. Non si sa da dove arrivi, non si sa come si curi. Solo i bambini non si ammalano. In una situazione caotica, densa di ansia e di lunghe attese si trova sempre sullo sfondo, tra magia e realtà, l’Abete Rosso, che ispira Lia a prendere per mano gli adulti per riportarli alla normalità, sconfiggendo non solo una malattia, ma ogni tipo di pregiudizio.
Il libro vanta la collaborazione di due professionisti, che hanno accolto la storia e a cui hanno scelto di parteciparvi con il proprio contributo. Emanuele Boccanfuso, disegnatore dello staff di Nathan Never e Odessa di Sergio Bonelli Editore, ha infatti realizzato il disegno di copertina. Tiziana Barillà, giornalista e autrice, che scrive di politica, migranti, lavoro e diritti umani ha realizzato la prefazione del romanzo.
Appuntamento per la presentazione di lancio il 27 giugno a Milano, alle 18.30 presso la Libreria Les Mots, in Via Carmagnola angolo via Pepe. Interverranno l’autrice e i due giornalisti Antonio Talia e Tiziana Barillà
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Irene Cacciola è nata a Milano nel 1979. Si occupa di comunicazione, è una giornalista pubblicista e copywriter. Negli ultimi anni si dedica anche alla scrittura per la TV e insegna nel corso di Scrittura e Storytelling della Scuola Mohole di Milano. Adora favole e leggende, che cerca in giro per il mondo, finché non prende la penna e inizia a scrivere le sue storie.
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