In questa fine di anno scolastico sono molte le scuole che hanno cominciato a riflettere sulla opportunità di inserire nel materiale scolastico anche dei supporti informatici “ufficializzati”. In diverso modo e a vario titolo insegnanti e amministratori si sono trovati a discutere su questa possibilità.
Da un lato chi sostiene che la tecnologia aiuta a migliorare i metodi e le performances di apprendimento, dall'altra chi ha pensato che un tablet pesa meno di vari libri e quindi potrebbe essere interessante alleggerire gli zainetti ai bimbi.
Di fatto sono la Lombardia, il Piemonte e il Trentino ad aver decisamente riflettuto in modo ufficiale su questa opportunità. Nel primo caso si tratta di integrare supporti informatici ai supporti cartacei, nel secondo caso si tratta di inserire i tablet fra gli strumenti per studenti e infine nel terzo caso si tratta di produrre libri di testo integrati con dvd e materiali digitali.
Per approfondire un tema in merito citiamo il libro scuola.it di Domenico Parisi, un libro che spiega con una certa precisione, con fonti scientifiche e sociali, come cambia il modo di apprendere e di studiare dei nostri figli alla luce dell'avvento di dvd, tablet, informatica.
Un esempio? Lo studio della storia e della geografia, possono essere performate se a fianco alle cartine normali troviamo dei raffronti digitali intuitivi, che permettono di fare luce sulle dinamiche storiche e sui progressi geografici in un solo click.
Un altro esempio nelle scienze, dove il supporto digitale da tempo ha un certo peso, dalla biologia alla chimica, dalla fisica alla pura e semplice matematica algebrica. Insomma, tutto settori in cui, secondo l'autore e secondo i professori moderni, l'informatica e la digitalizzazione possono essere vantaggiosi per l'apprendimento e per l'aumento di interesse verso lo studio da parte dei bambini e dei ragazzi.