Chissà da quanti anni Amelia si aggira sull’argine del fiume, invisibile al mondo e sospesa in un eterno presente.
Quand’è morta – proprio in quel fiume – di anni ne aveva solo diciotto ma, da allora, una specie di nebbia ha inghiottito ogni suo ricordo, dal volto della madre alle risate degli amici, dal profumo delle rose al sapore delle albicocche, condannandola a una cupa solitudine.
Finché, un giorno, non avviene una cosa incredibile: nelle stesse acque scure che hanno segnato il destino di Amelia, un ragazzo rischia di annegare. E lei riesce ad aiutarlo, a salvarlo, a farlo vivere.
Perché quel ragazzo – unico al mondo? – può vedere Amelia, può sentire la sua voce, può accarezzare il suo viso. In quell’istante, lei capisce di non essere più sola, di aver trovato qualcuno pronto ad affrontare qualsiasi sfida, per lei. Ma, soprattutto, di aver trovato qualcuno in grado di far palpitare il proprio cuore, quel cuore che ormai aveva cessato di battere. Se fosse per sempre, sarebbe un amore perfetto. Se fosse per sempre…
Gridai come quando la morte mi aveva travolto.
In quel momento, il ragazzo aprì gli occhi e mi fissò.
Ero sconcertata. Poteva… vedermi?
Lui allungò una mano e me la posò sulla guancia.
La mia gioia era incontenibile.
Mi vedeva! Mi vedeva!
"Se fosse per sempre è uno young-adult targato Nord, casa editrice tra le più attente alle mode letterarie e ai gusti del pubblico femminile. È la storia di Amelia, spirito giovane e inquieto, che vaga sulle sponde del fiume nel quale presumibilmente è annegata.
La ragazza non ricorda come sia morta, se sia stata uccisa, se si sia trattato di un incidente, o se invece si sia gettata nelle acque gelide di sua spontanea volontà; sa solo che il suo passato e forse anche il presente sono strettamente legati a quel luogo, un fiume magico e ambiguo che scorre segnando il confine tra i due mondi, quello terreste e un oscuro aldilà il cui custode sembra intenzionato a prenderla con sé. L’esistenza di Amelia trascorre tra un eterno peregrinare e lunghi, improvvisi momenti di incoscienza, in cui rivive come in un incubo i tragici istanti dell’annegamento, finché, al risveglio da uno di essi, si accorge di trovarsi realmente nelle acque del fiume e di non essere più sola: accanto a lei c’è un ragazzo semi-incosciente, sul punto di affogare. Amelia riesce a salvarlo, trainandolo in qualche modo verso la riva, e a quel punto accade un vero miracolo: il giovane si rivolge a lei come se potesse vederla, come se sentisse la sua voce e percepisse la presenza del suo corpo accanto a sé. Josh, così si chiama il ragazzo, torna a cercarla, ben deciso a conoscerla meglio e capire cosa ci facesse in acqua mentre lui lottava tra la vita e la morte…
Nicla