“Credo che chi sceglie la scrittura come mezzo di comunicazione voglia in qualche modo stare un po' in disparte rispetto a chi scegli altri mezzi.. se non altro perché chi scrivere deve essere cercato e deve essere letto, non piomba addosso come può accadere invece con la televisione, la radio ecc.. è un mezzo di “nicchia” che prevede un impegno bilaterale: chi scrive e chi legge..” Valentina
“Buongiorno Valentina, grazie per avere accettato di concedere una intervista per Donnissima.it, Magazine per un audience al femminile. Tu sei una giovane donna, giovanissima, che al suo attivo ha già delle esperienze redazionali e un libro, “Una donna” scritto di tuo pugno. Come è nata la passione di scrivere un libro e come ti consideri nel panorama letterario contemporaneo? Una sfidante o una classicista?”
“La mia passione per la scrittura è nata qualche anno fa, stavo passando qualche mese all'estero, in Germania, avevo 16 anni e tantissima nostalgia di casa. Mi sono trovata a scrivere una sorta di diario, non annotavo tanto quello che facevo quanto i miei pensieri le mie sensazioni. Scrivere quello che sentivo dentro mi aiutava a far uscire i pensieri negativi... per qualche minuto mi estraniavo da quello che mi faceva soffrire, rileggendo poi le mie parole mi trovavo a rivivere esattamente le emozioni che avevo provato scrivendo e questo rendeva importante ogni singola frase ogni riga, ogni pensiero. Scrivevo ovunque sulla scrivania, a letto, in autobus e in metrò, sulle panchine dei parchi bellissimi di Monaco di Baviera. Nel panorama contemporaneo mi sento una sfidante, con una scrittura poco impostata e controllata, una scrittura d'istinto. Una scrittura nata più per essere scritta, che per essere letta.”
“L’essere di te stessa, che trapela da un romanzo moderno come “Una donna” ci porta in un lungo viaggio che comincia da una passeggiata sulla sabbia lungo la riva del mare, con dei passi che all’arrivo delle onde si cancellano e una donna avanza, partendo dal punto di vista del lettore; in copertina quella ragazza non sei tu, però il romanzo a tratti diventa introspettivo: parla di Valentina?”
“Quel romanzo e quelle poesie parlano di me molto più di quanto non si possa immaginare, solo chi mi conosce a fondo sa quali esperienze siano quelle di Valentina. Il titolo vuole allontanare il lettore dall'idea che si tratti di una biografia, l'articolo “una” indica “la” donna in generale, ogni donna può riconoscersi in almeno una di queste poesie.”
“Come ti vedi, se tu potessi decidere tutto del tuo futuro da oggi, fra 10 anni? Il tuo lavoro, che ti porta a stare molto tra i libri, si sviluppa anche nella formazione di giornalista sportiva, una particolarità per una ragazza, alquanto insolita. Quale è il tuo sogno ideale di ragazza nel mondo contemporaneo? Nel libro parli di cose accadute, sono le tue paure o i tuoi desideri?”
“Partiamo dalla fine.. nel libro parlo di molte cose che purtroppo sono accadute ed accadono quotidianamente a molte donne.. amori malati e violenti che tengono le donne imprigionate in relazioni con uomini che per loro provano solo attrazione fisica e una irrefrenabile sete di possesso, altri amori invece così travolgenti da meritare di essere raccontati .. Ci sono poesie positive che parlano di amori corrisposti e che arricchiscono i due amanti.. questi sono i miei desideri. Ci sono poesie negative che rappresentano le mie paure e i miei incubi.”
“Tra 10 anni.. beh.. ci sono molti sogni nella mia testa.. dovendo essere realista e dovendo tenere i piedi per terra tra dieci anni mi vedo lavoratrice con l'hobby della scrittura, un paio di figli che girano per casa, con mille impegni e con un filo di serenità e consapevolezza in più rispetto ad oggi .. “
“Ora lasciatemi sognare un po'.. resetta tutto quello che ho detto sopra.. tra 10 anni mi vedo scrittrice, impegnata in un romanzo dalla tiratura alla pari si Sveva Casati Modignani, un lavoro che mi impegna poco e che mi permette di dedicarmi totalmente alla scrittura, poter crescere i miei figli nel modo miglior, avere accanto ancora l'uomo che ho accanto adesso, amare lo sport e amare raccontarlo come faccio ora, avere un bellissimo giardino pieno di fiori dove poter accogliere amici e dove poter passare i pomeriggi a scrivere e leggere.. un filo di serenità e consapevolezza in più rispetto ad oggi.”
“La letteratura contemporanea sfida quotidianamente internet, tu non hai ancora aperto un tuo sito personale per darti ai tuoi ammiratori, ma hai scelto FaceBook per interagire con i tuoi fan, è una scelta casuale o c’è un motivo nel tuo nasconderti a tratti e poi svelarti in un romanzo e nella scrittura?”
“Un motivo c'è, in realtà mi sto un po' nascondendo.. non mi piace espormi, mi piace che il lettore possa prendere da me solo quello che decido io, quello che c'è nel mio libro e quello che chi legge riesce ad estrarre dalle mie parole.”
“Sono abbastanza timida e, al contrario di quello che si potrebbe pensare, amo stare nell'ombra e soprattutto amo osservare senza essere vista. Per quanto riguarda il sito, mai dire mai.. vi terrò aggiornati.”
“Parlaci del tuo immaginario letterario, chi sono i tuoi modelli o le tue “muse ispiratrici” che hanno segnato il passo nella tua carriera letteraria da esordiente scrittrice e ricordiamolo, amante del giornalismo sportivo e delle moto? La moto è una mia passione, pur non essendo un'esperta di motori amo la sensazione che da la velocità e il senso di libertà che si prova superando tutti su due ruote.. lo sport è la mia altra grande passione, seguo in particolar modo il calcio, sono diverse sfaccettature del mio carattere magari incongruenti tra di loro ma che insieme compongono il mio modo di essere.”
“La mia musa è Sveva Casati Modignani, una donna che sta, come dicevo sopra, nell'ombra, che vive una vita privata da donna comune e che parla di donne come nessun'altra persona al mondo sa fare, questo è il mio parere. La sua scrittura coinvolge il lettore, lo prende per mano e lo porta nel mezzo della storia che desidera narrare.. vorrei che anche la mia fosse così. Per informazioni sul mio libro non esitate a contattarmi valentina.zamboni@live.it”.