Oggi, rovistando tra le mie pile di libri e appunti spiegazzati qua e là, la mia attenzione si è soffermata su un post it giallo, lasciato chissà quando, in cui avevo trascritto una frase di Marcel Proust :” non esistono forse giorni della nostra infanzia che abbiamo vissuto intensamente quanto quelli che crediamo di aver perduto senza viverli, i giorni trascorsi in compagnia di un libro molto caro”.
Non credo ci siano parole più vere per esprimere il sapore intenso e duraturo nel tempo di un libro.
Proust ha semplificato in poche righe la sensibilità e l’emozione che la lettura di un libro possa lasciar dentro di noi, tenerlo fra le mani, sfogliare le pagine e sentire l’odore inebriante e inconfondibile della carta.
Leggere, diventa, con il passar degli anni, una specie di doppio dell’esistenza, anzi, un concentrato di esistenza raramente eguagliato, per intensità, nell’ordinario e incessante scorrere delle giornate.
Ho letto molti libri, alcuni li ho letti per intero, altri li ho chiusi e abbandonati dopo alcune pagine, altri ancora li ho letti sperando non finissero mai.
Crescendo ho imparato a riconoscere i libri che mi piacciono,quelli che vale davvero la pena leggere, quelli che, rubando una definizione kafkiana, “sono come un’ascia che spezza il mare ghiacciato che è dentro di noi”.
Il bello della lettura è la libertà del lettore di interpretare come meglio crede ciò che legge.
L’amore per la lettura scaturisce da un gesto di seduzione, o dalla scoperta di una singolare coincidenza fra la pagina che si sta leggendo e lo stato d’animo di chi legge in quel particolare momento.
Io sono stata attirata dalle Piccole Donne di Alcott e poi, passando dalle storie di Christiane F.e il suo Noi ragazzi dello zoo di Berlino, proseguendo con Il giovane Holden fino ad arrivare a una lettura più impegnata e più matura.
Pontiggia diceva “ dobbiamo difendere la lettura come esperienza che non coltiva l’ideale della rapidità, ma della ricchezza, della profondità, della durata. Una lettura concentrata, amante degli indugi, dei ritorni su di sé, aperta più che alle scorciatoie, ai cambiamenti di andatura che assecondano i ritmi alterni della mente e vi esprimono le emozioni e le acquisizioni”.
Parole molto preziose, tessere da aggiungere al meraviglioso mondo della lettura in cui sfogliare le pagine e immergersi in un mondo che diventa anche nostro non può essere sostituita da nessun’ altra cosa.