Nel medioevo la risorsa principale era l’agricoltura e il potere era nelle mani dei grandi proprietari terreni.
La chiesa, grazie alle donazioni da parte dei privati, diventava così verso l’ XI secolo un enorme feudo, che possedeva, per esempio un terzo del territorio francese: altre risorse erano le offerte dei fedeli ai santuari e ai pellegrinaggi, praticati da persone di ogni estrazione sociale.
Sebbene le principali mete fossero Roma e Santiago de Compostela in Spagna, i pellegrinaggi erano frequenti anche verso altre mete. E fu proprio tale fenomeno che incentivò l’edilizia sacra degli ordini monastici, e in particolare dell’ordine cluniacense, e la fondazione di monasteri.
La chiesa diventa così, per l’arte, il più importante dei committenti, non solo perché commissionava la costruzione di sempre nuovi edifici per il culto, ma anche perché continuava ad arricchire quelli già esistenti con dipinti e arazzi, con altari, affreschi, statue, colonne, candelabri, banchi, tovaglie, transenne e dossali di legno o ferro, e aggiungendo, a mano a mano che i riti liturgici si facevano più complessi, manoscritti e altri oggetti di culto. Le chiese e i monasteri che accoglievano monaci e pellegrini, furono, il altri termini, il monumenti principale dell’antica arte romana del XI secolo.