Una delle tradizioni del periodo natalizio consiste nel giocare a carte con amici e parenti.
Vorrei parlarvi di un gioco tanto semplice quanto divertente, quello del Cucù, a cui possono partecipare anche i bambini.
Per questo gioco si usa un mazzo di carte da quaranta (napoletane o piacentine a vostra scelta), a cui si dà un valore da 1 a 10 partendo dall'asso fino al re.
Si può giocare da due a 20 persone; se si è in tanti semplicemente il gioco dura più a lungo.
Come si gioca?
Innanzitutto ogni giocatore ha a disposizione tre gettoni, di solito ognuno pone davanti a sè tre monete (ad esempio da 20 centesimi).
Dopodiché si stabilisce chi è il mazziere, il quale distribuirà una carta per ogni giocatore, compreso se stesso, seguendo il senso orario.
A questo punto, ciascuno guarda in privato la propria carta, tranne il mazziere, che inzialmente la terrà coperta.
Se la carta ha un valore basso - di solito se è più bassa del 5 - il giocatore può decidere di scambiarla con il giocatore successivo, soltanto con lui e una sola volta. Se invece ha un valore alto può la può tenere. Ovviamente, se il giocatore precedente vuole scambiarla con la propria, il primo giocatore non si può opporre.
Se qualcuno ha una carta con il 10, ovvero il re, la scopre subito e dice "Cucù". In questo caso, il giocatore che in ordine viene prima di lui non può scambiare la carta ed è costretto a tenerla.
Dopo aver fatto tutto il giro, il mazziere guarda la sua carta e la mostra anche agli altri. Può decidere di tenerla oppure, se ha un valore basso, di cambiarla con un'altra del mazzo.
A questo punto tutti mostrano la propria carta e chi ha quella con il valore più basso perde e mette una delle monete al centro del tavolo.
Successivamente il mazziere diviene il giocatore seguente in ordine e si fa un altro giro.
Alla persona che vince l'ultima sfida vanno tutte le monete che via via sono state depositate.