Stanno tutti bene è un film del 2010 con un cast spettacolare, remake del film Stanno tutti bene del 1989 di Giuseppe Tornatore e Marcello Mastroianni. Questa volta l’attore principale è Robert De Niro, che interpreta Frank Goode, padre di famiglia che sente l’esigenza di rivedere riuniti tutti i suoi figli per il pranzo di Natale. Drew Barrymore interpreta la figlia più piccola, l’unica che davvero apprezza la presenza del padre quando arriva a casa sua, da lei. Il film mette in evidenza un aspetto molto importante, il legame emotivo, viscerale, quasi esoterico che si instaura tra padre e figlio. Frank ha perso la moglie ed è solo contro tutto, pronto ad occuparsi di ogni singola faccenda domestica e malato di cuore. Non voglio svelare di più perchè questo film ha il suo fascino anche se è consigliato ad un pubblico adulto perché potrebbe essere male interpretato o compreso. Qualcosa di magico e di inatteso vien fuori, emerge un aspetto fino a questo momento poco citato nei film: l’amore, la morte e la vita sotto un unico filo conduttore che sorprende e stupisce. Sembra tutto scontato e banale eppure non lo è!

Il ritratto dei figli non è dei migliori, cosi come la bontà di quest’uomo non sembra essere ripagata a dovere. Un padre è sempre un padre e  per questo in grado di capire quando inizia la bugia e dove comincia la verità. Si tratta di un padre molto sveglio, che intuisce i problemi dei figli e non vuole pesare ulteriormente, il suo unico cruccio è quel figlio che non riuscito a vedere, quel figlio che da piccolo incitava nel diventare un pittore, un artista.

Fatalità della sorte, proprio quel figlio gli regalerà la gioia e il dispiacere più grande ma permetterà al resto della famiglia di restare unita a passare insieme il Natale, il Capodanno e le restanti feste come ai vecchi tempi, prima che ciascun figlio scappasse via alla ricerca del proprio  lavoro.