Come non detto... il coming out all'italiana!
Nel mondo dello spettacolo, italiano come internazionale, il coming out non è più un tabù ma soprattutto non fa quasi più notizia. In effetti, questo è un argomento che ci interessa davvero quando accade nel privato.
Questo il tema centrale di "Come non detto", un film di Ivan Silvestrini. Ciò che di getto si apprezza è il binomio che Silvestrini crea tra la serietà dell'argomento trattato e la leggerezza - mai esagerata nell'arco dell'intero film - con cui le diverse parti della narrazione si intrecciano.
Mattia, il protagonista, è in procinto di partire per la Spagna; lì andrà a vivere con il suo ragazzo, Eduard. Quest'ultimo è convinto che Mattia abbia confessato la loro relazione ai suoi genitori - cosa che Mattia in realtà non ha mai fatto - e per questo prende un volo per Roma, con l'intenzione di conoscere tutta la famiglia.
Iniziano così una serie di improbabili tentativi per impedire ad Eduard di raggiungere l'abitazione di Mattia per la cena in famiglia; grazie all'aiuto di due amici, Mattia riuscirà ad evitare l'incontro tra il suo amato e i genitori.
Ma un'altra insidia lo attende alla cena in famiglia organizzata per gli ultimi saluti prima della partenza per la Spagna. Durante la cena, un senso di colpa e di vergogna lo travolgono: Mattia non si vergogna di essere gay, si colpevolizza invece per non aver mai avuto il coraggio di dire la verità. Decide così di fare il suo coming out con l'apparente stupore dei commensali, stupore che ben presto si rivelerà del tutto falso.
La conclusione è decisamente positiva e riesce difficile non pensare "Quanto sarebbe bello se anche nella realtà le cose finissero così!". Purtroppo non molti ragazzi e ragazze ricevono tanto appoggio e comprensione ma è auspicabile che piano piano, la nostra società si adegui alla consapevolezza che l'omosessualità non è una colpa né qualcosa per cui nascondersi.
"Come non detto" è un film ricco di comicità, fine e decisamente lontana dai classici Cinepanettone all'italiana che troppo spesso scadono nella volgarità. Silvestrini riesce a trattare con rispetto e serietà un argomento delicato, pur non facendo mancare agli spettatori qualche sana risata. Del resto, è proprio grazie a quel pizzico di leggerezza che certi "macigni" ci risulterebbero più semplici da sollevare!
Evviva il cinema Italiano che ogni tanto ci fa ancora sognare e sperare nel progresso sociale!