Per chi arriva in Trentino dal Veneto o dalla Lombardia o dal nord Europa è impossibile non fare una tappa a Trento, la città nota per essere stata sede del Concilio Tridentino (nel 1545 – 1563), conosciuta per la sua posizione strategica di confine tra in nord Europa e il resto d’Italia.
Trento nasconde in sé tracce di diverse epoche del passato, di cui rimangono le strutture architettoniche, come la strada romana, i palazzi rinascimentali, le numerose chiese, il castello della città, le porte, le opere di architettura moderna e contemporanea.
Trento dal punto di vista territoriale è sdraiata lungo la Valle dell’Adige, il fiume che sgorga dal Passo Resia e scorre fino a Chioggia dove sfocia nell’Adriatico; la principale montagna che capeggia su Trento è l’imponente e bonario Monte Bondone, nota località sciistica invernale, anche se dalla periferia cittadina si arriva in poco tempo a visitare il Gruppo del Brenta e la zona di Folgaria e Lavarone. Nell’Adige sfocia anche il torrente Fersina, secondo per importanza nella città.
Dell’epoca romana rimangono delle tracce in città della Via Claudia Augusta, un percorso militare che avrebbe collegato con il nord e con il Veneto la città, alcuni resti come lapidi e iscrizioni hanno consentito di testimoniare che Tridentum, già nel I secolo, era una città con una importanza notevole, costruita secondo i criteri della cultura romana, seguendo il cardo e il decumano. Del nome non è certa l’origine, reti e romani entrambi associarono il Tridente alla città, non è chiaro se ispirati dai tre colli di Trento o dalle tre anime del fiume.
Del Medioevo sono traccia imponente il Castello del Buonconsiglio, sede dell’omonimo museo, che con le sue mura circonda e protegge la città ad est, guardandola dall’alto. Ma non solo le mura, le torri e le porte della città descrivono l’epoca medievale, anche il territorio che circonda Trento mostra come le coltivazioni e i giardini siano stati concepiti in epoca feudale, insieme alla tradizione, che tutt’ora tramanda alcune ricorrenze tipiche della città e che val la pena di vedere, come le Feste Vigiliane, di inizio luglio, in cui si ricorda il ritrovo in città dei mercanti delle terre tridentine e la sfida per il potere tra trentini e veneti.
Del periodo Medievale e principesco è la Cattedrale della città di Trento, nominata a San Vigilio, il primo vescovo che curò la evangelizzazione di tutto il territorio tridentino, per mano anche dei tre martiri, cui è dedicato l’altare in cattedrale, Martirio, Sisinio e Alessandro. Il duomo della città si presenta come carta da visita di un’epoca ancora pulsante, ospita nelle vicinanze il Museo Diocesano.
Trento fu sede del Principato Vescovile e dal 1200 al 1407 fu al centro di numerose dispute per la predominanza territoriale, con il Tirolo e con i limitrofi veneti, ma la sua istituzione resse fino al 1363, quando la contea del Tirolo passò in mano agli Asburgo. Della tradizione asburgica restano ancora segni nella cultura e nell’artigianato, insieme alla cucina, che descrive in ricette la tradizione austriaca che ha condizionato le abitudini trentine.
Dal 1545 al 1563 fu sede del Concilio Tridentino, un periodo che ha consentito un notevole prestigio e che ha portato la città al suo splendore, grazie alla ricchezza culturale e economica dovuta al Concilio è possibile ora visitare edifici e chiese di stampo rinascimentale, tra cui anche i Palazzi sede di governo cittadino, come Palazzo Geremia , commisto a stile gotico e Palazzo Thun ristrutturato nell’800 e di stile neoclassico.
Della città merita visitare Piazza Dante, che ospita la statua simbolo della italianità della città, eretta nel 1896, insieme alla storica Ferrovia del Brennero e alla storica Ferrovia Trento Malé il cui anniversario in quest’anno ricorre.
Di notevole importanza turistica e culturale il Palazzo delle Albere, della seconda metà del ‘500, Palazzo Galasso, Palazzo Lodron e Palazzo Roccabruna, sedi rispettivamente delle attività del Museo di Arte Contemporanea, ex sede bancaria, sede del Tribunale di Trento e sede museale.
In generale tutta la città descrive la storia del passato dei trentini, ogni palazzo e ogni chiesa ha rappresentato un epoca e ha un significato specifico nella sua presenza, così in passato e così ora, tant’è che anche le strutture realizzate in epoca moderna e contemporanea meritano una visita. Non si può lasciare Trento senza aver prima visitato il palazzo della Facoltà di Sociologia, dei primi del ‘900, la Facoltà di Ingegneria,la Facoltà di Giurisprudenza, i palazzi della Provincia e della Regione, in cui sono esposte le opere dell’artista De Pero.
Infine merita visitare la parte urbana della città, con le costruzioni di Trento Nord a Palazzo Onda, di Trento Sud con le Torri di Villazzano, di Trento Centro nei quartieri in stile austriaco.