Itinerario: Arte & Miniere
Sommatino - Caltanissetta
La provincia di Caltanissetta è da sempre conosciuta come la provincia dello zolfo. Ancor oggi le persone più anziane, bonariamente, appellano i nisseni, con il nomignolo i sulfarara (gli zolfatari). Nella miniera Trabia conosciuta anche come la Sulfara ranni i primi lavori estrattivi risalgono ai primi anni del 1700; il minerale era così abbondante da essere visibile senza bisogno di scavare per cui bastavano una pala ed un piccone per raccoglierne grandi quantità. Secondo un censimento fatto nel 1834 le zolfare attive in Sicilia erano quasi 200; di queste ben 88 ricadevano nel comprensorio nisseno. Le più importanti erano la già citata miniera Trabia accomunata nella proprietà all'altra grande miniera Tallarita. Il grande bacino minerario, sito tra Riesi e Sommatino è attraversato dal fiume Imera Meridionale alla cui sinistra si trova la Tallarita e alla destra la Trabia. Nel 1904 oltre all'introduzione di metodi meccanici venne costruita anche una teleferica lunga 10 km che collegava la stazione ferroviaria di Campobello di Licata, della linea Canicattì-Licata con il bacino minerario Trabia-Tallarita.
RESTI D’ EPOCA PREISTORICA RITROVATI A SOMMATINO
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Andando indietro nel tempo, elementi che normalmente consideriamo delle costanti, come clima e morfologia del territorio (catene montuose ed oceani inclusi), diventano della variabili. Anche considerando gli ultimi milioni di anni di storia geologica di Sommatino, o una specie di taglia ridotta confrontata con quelle che vivevano nell'Italia continentale. Durante la penultima era glaciale (Riss), il Canale di Sicilia era facilmente attraversabile, perchè parte delle acque marine del pianeta furono inglobate negli enormi ghiacciai nordici, per cui il livello del mare divenne sensibilmente più basso. Approfittando di ciò, parecchi animali, tra cui l'elefante, arrivarono in Sicilia e molti di questi, soprattutto gli erbivori, ridussero la loro taglia o per la ristrettezza di cibo o per adattarsi all'ambiente boschivo. Gli altri animali di questa "associazione faunistica conosciuta in letteratura proprio con il nome di Fauna ad Elephas mnaidriensis, sono: Hippopotamus pentiandi, un ippopotamo diverso dalle specie attuali. Cervus elaphus siciliae, Bos primigenius siciIiae, Bison priscus sicillae, rispettivamente un cervo, un bavide ed un bisonte di taglia ridotta; Sus scrofa il cinghiale, Dama Dama; Crocull Crocuta spelea, la iena; Pantera leo spelea, il leone; Canis Iupus, il lupo; Ursus arctos, un orso poco più grande di quello bruno oggi estinto; Leithia melltensis, un ghiro. Questi animali si estinsero per una probabile desertificazione del territorio siciliano, lì ripopolamento si ebbe alla fine dell'ultima glaciazione (Wùrm), circa 11 mila anni fa, quando fece il suo esordio anche l'uomo.
All' interno oltre ad essere presenti numerosi scatti fotografici, troverete anche tanti pacchetti turistici, per svariate tipologie di nicchie di servizi e per ogni esigenza culturale. (Maria Lazzara)