Autostrade e TIR: quel dramma a Livorno, una famiglia distrutta
Autostrade e TIR: quel dramma a Livorno, una famiglia distrutta
Lamiere: è quello che resta dopo un incidente stradale. E' accaduto ieri pomeriggio, sul tratto della Genova-Livorno. Una famiglia milanese, la famiglia Brambilla, con a bordo due gemellini, viaggiava su una Nissan Qasqai, Andrea e Luca avevano solo 9 mesi. Durante un sorpasso l'autocisterna della ditta Eugenio Ferrari sbanda improvvisamente, a causa dello scoppio di uno pneumatico, carica di "soda caustica" piomba sull'automobile, accartocciandola contro il guardrail, come si vede nella foto. Nessuno ha avuto il coraggio, nel momento dei soccorsi, di rispondere a mamma Chiricò, originaria di Cecina, luogo dal quale rientrava la famiglia dopo una vacanza. Il marito le stringe la mano, mentre la portano in ospedale per le gravissime condizioni. Non si può rimanere indenni a incidenti di questo tipo: i TIR in autostrada sono dei giganti buoni, quando tutto va bene, ma non c'è scampo in caso di incidente, perché i giganti senza controllo mietono sempre vittime. Ora la legge prevede il reato di Omicidio stradale, era tempo per l'Italia di adeguarsi, il conducente, dalla sua, non era sotto effetto di alcool e non stava effettuando manovre azzardate, ma l'esplosione di uno pneumatico ha sempre dei colpevoli, non basteranno le assicurazioni a riportare in vita due gemellini, di 9 mesi, che la vita non l'hanno ancora vista. Un dramma. Una famiglia ditrutta per una manciata di secondi in meno, che sarebbero bastati per viaggiare con un TIR in sicurezza. Lo chiamano incidente.
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