Yahoo va contro il Datagate: lo spionaggio avvenuto tra il 2008 ed oggi attraverso internet, con lo studio, la intercettazione e il salvataggio di fotogrammi istantanei di videochat e chattate, salvate con il metodo snapshot ogni 5 minuti, non sarebbe stato né previsto, né permesso, né favorito dal colosso della comunicazione Yahoo.
Secondo le stime attuali ad essere stati spiati indebitamente sarebbero circa 1.8 milioni di utenti, perfettamente ignari che questo procedimento fosse in atto. I dati parlano di Sorveglianza GCHQ, nata da una operazione di agenzia britannica, che avrebbe condotto l'operazione "Optic Nerve".
Per chi possiede il solo PC è il dilemma, se avere fiducia o meno nei sistemi di navigazione attualmente in atto, per la privacy si pensa che trattandosi di strumenti informatici di comunicazione di massa, il sistema di aggiramento del blocco sia sempre possibile, ovvero si sa di poter essere osservati, senza operatività, di cui l'utente si potrebbe appunto rendere conto per un eventuale intrusione, ma il problema è stabilire in che modo e da chi, se legittimamente oppure no.
In questo caso l'operazione sarebbe stata molto vasta, al punto di aver causato qualche "mal di pancia" in casa Yahoo, che dovrà ora spiegare ai suoi utenti come mai non era informata dell'operazione e come mai sono stati presi di mira proprio i suoi server.