UNA VITA IN UN SOCIAL NETWORK O UN SOCIAL NETWORK IN UNA VITA?
UNA VITA IN UN SOCIAL NETWORK O UN SOCIAL NETWORK IN UNA VITA?
Ogni periodo della storia dell’umanità presenta una dipendenza.  Nell’Inghilterra dell’800 l’oppio era la droga, negli anni ’80 c’era la dipendenza da eroina. Ai giorni nostri, ci troviamo di fronte all’assuefazione da internet nota come Internet-addict. Questa dipendenza è stata addirittura inclusa tra i disordini mentali dall’Australian Psychology Society, dopo l’aumento forte dei casi di stress dovuti proprio alla dipendenza da Internet, molti dei quali registrati in minori. Mezzo miliardo di persone ha accantonato la televisione, la comunicazione via sms e cosa ancora più grave le chiacchierate viso a viso al tavolo di un bar o di un ristorante. Tutto solo per comunicare con Facebook. Dai dati emersi, sembra che la maggioranza preferisca passare il tempo a casa davanti allo schermo per ritrovare vecchi amici o trovarne di nuovi virtuali. Ragazzi e non solo che sono connessi 24 ore su 24, soprattutto su Facebook. Si tratta di utenti che riescono a comprendere il mondo circostante solo con il web. Bisogno di aggiornare continuamente il proprio stato per far sapere a tutti cosa si sta facendo, localizzazioni geografiche, foto, tutto pur di dimostrare di esistere e di farsi vedere. Il dato preoccupante non è però questo. A differenza di molte società virtuali, Facebook richiede agli utenti di immettere vero nome e cognome e non un alias fittizio. Questo ha modificato la caratteristica dell’anonimato nei rapporti virtuali.  Inoltre, il social network è un fenomeno che ha colpito anche gli adulti che scelgono Facebook non solo per ritrovare vecchie amicizie ma anche per gestire le relazioni familiari ed essere aggiornati in tempo reale sulla vita di figli, genitori e parenti. Tutti sotto l’occhio di tanti grandi fratelli dai quali ci si fa spiare volontariamente e continuamente. La dipendenza dal social network ha tanti lati positivi. Oltre a permettere di rimanere in contatto con i propri cari, emerge da dati non ancora ufficiali che grazie al social network molte persone riescono a intessere anche rapporti sociali che nella maggioranza dei casi vanno a buon fine. Però, la web addiction con particolare riferimento al social network del momento, Facebook, rischia di far perdere il senso con la realtà. Un errore sarebbe però anche quello di essere apocalittici verso un mezzo  di comunicazione che ha rivoluzionato la vita di molti. Sembra quasi essersi realizzato il teletrasporto. Anni e anni fa era un miraggio credere di potersi mettere in contatto in tempo reale con persone di tutto il mondo. Anche se solo virtualmente, possiamo trovarci in più posti contemporaneamente. Quindi, anche in questo caso vale la regola di un utilizzo giusto e moderato. “Vi piace?”
Commenti
Non è stato pubblicato nessun intervento
DONNISSIMA.it © 2001-2024
Nota Importante : DONNISSIMA.it non costituisce testata giornalistica,la diffusione di materiale interno al sito non ha carattere periodico,
gli aggiornamenti sono casuali e condizionati dalla disponibilità del materiale stesso.
DONNISSIMA.it non è collegata ai siti recensiti e non è responsabile per i loro contenuti.