Telelavoro, non è rose e fiori: si ingrassa, si fanno gaffes
Il telelavoro è una risorsa che molti di noi sperimentano da tantissimi anni, abbiamo reti internet e linee telefoniche adibite a questo.
Raramente però non ci era consentito fare diversamente: se molti dei lavoro che svolgiamo da casa non hanno una sede fissa e obbligano a lavorare dal nostro computer domestico, molti altri concedono il lusso della scelta, scelta che adesso non è.
I rischi del telelavoro sono molti: i dati e la privacy prima di tutto, che se ne potrebbe volare via da un momento all'altro; la mancata prestazione situazionale, in dimensione domestica lo stress e il disturbo da parte di altre persone, la mancanza di un ufficio personale, possono essere un macigno rispetto alla qualità della prestazione; la distrazione da rumori che non conosciamo, da altre vicende che possono accadere in casa, da stress domestico.
Ma non è solo il lavoro che cambia: lavorare da casa con il lockdown potrebbe comportare di ingrassare, anche molto, di mangiare male e spesso, con conseguenze sulla digestione, di abbassare il livello qualitativo della nostra presenza fisica, come accaduto nella foto di copertina dove il giornalista si è presentato in mutande in diretta TV, o altri casi del genere, smettere di truccarci e anche in taluni casi tralasciare parti di lavoro che non ci piacciono, con conseguenti orari pazzi in notturna per recuperare (MC).