Nel pieno dell'era della comunicazione abbiamo visto una parziale rivoluzione nel modo di vivere e di intendere l'esistenza: il gap tra chi è tecnologico e chi non lo è è diventato enorme e il divario - per effetto domino - sarà sempre più grande. Tra i due estremi: chi usa solo sms e telefono e chi invece ormai fa tutto con il computer ci sono molte vie di mezzo. Queste vie di mezzo sono quelle che si riconosceranno nelle caratteristiche che seguono, cioè i momenti in cui è evidente che la tecnologia ha cambiato alcune abitudini.
Molte persone hanno perso l'abitudine di sedersi a tavola senza il cellulare: il momento in cui si mangia è diventato un piccolo intermezzo tra un messaggio e l'altro, se siete in questa situazione il vostro menage è a rischio di compulsività.
I ragazzini, ma anche gli adulti, appena hanno un momento libero dal lavoro, cercano lo smarphone, per mettersi in contatto con qualcosa che non è lì, come si dice, qui ed ora: se vi riconoscete in questo siete a rischio insofferenza.
Sempre più spesso si sente parlare di gente che ha una quantità enorme di cose da leggere, riviste e libri, che ormai non affronta più, nemmeno prima di andare a letto, in venti minuti di relax. Se vi riconoscete in questo avete superato il collo di bottiglia della vostra mente e quindi siete a rischio scarsa concentrazione.
Nell'ambiente che ci circonda accadono molte cose, eventi, feste, ma anche fatti di cronaca. Se siete nella situazione in cui ne venite a conoscenza grazie al web ma non prendete mai parte a nulla, neanche al tè del pomeriggio con le amiche, siete a rischio nerd, cioè virtualizzazione del vostro tempo libero.
Se notate di faticare a tenere la testa alta, guardare dritto davanti a voi e il vostro sguardo è a misura di schermo, attenzione, significa che passate troppo tempo con il computer e lo smartphone e siete in pericolo distrazione.
Se non riuscite più a passare una notte di sesso, un evento importante, una manifestazione in piazza, senza renderlo noto su un social, siete in emergenza insicurezza e autostima, perché avete delegato alla rete il gradimento delle vostre scelte.
Se passate il vostro tempo a collezionare foto del passato e a scrivere messaggini, ma non avete il tempo per fare una corsetta al parco siete, come tanti, in pericolo passività, cioè limitati al quadro del vostro web, il passo verso la sedentarietà perpetua è breve.
Ed eccoci, al rischio di cui sopra: se avete dolori migranti, problemi posturali, soffrite di insonnia, non riuscite a svegliarvi pimpanti la mattina, siete fritti, avete completato il percorso di dipendenza dalla tecnologia, che vi porterà ad essere sedentari e inattivi. Uscite, respirate aria fresca, fate sport .. lasciando a casa lo smartphone. E' la sindrome del bradipo.