Sta facendo molto discutere la proposta di legge sdoppiata in SOPA e PIPA, poi ricalcata dal politico Fava per una versione italiana, sulla revisione del diritto di utilizzo o di sharing di materiali protetti dal Copy in rete. Una proposta di legge che, secondo quanto si avvince, andrebbe a colpire anche i provider e i fornitori di informazioni protette o d'autore che potrebbero essere veicolate con il mezzo.
Un esempio: per la letteratura i siti che si occupano di riprodurre testi e libri, per i video e la musica Youtube è al centro della bufera, come anche facebook per il materiale fotografico.
Quello che da una parte è riconosciuto unanimemente come diritto alla informazione e all'accesso ai materiali culturali viene dunque tradotto in legge sempre e comunque come pirateria, indipendentemente dall'uso che ne deriva (venduto, condiviso, uso personale).
Sul controverso capoverso di legge sono essenzialmente 4 le posizioni emerse: coloro che sono favorevoli a entrambi i progetti di legge, repressivi; coloro che sono per una contrattazione tra le parti, economici; coloro che sono contrari alla legge, per la libertà della rete; coloro che non hanno preso posizione.
Con lo sciopero della rete si aspettava una adesione massiccia, con non vi è stata, a contrastare i diritti alla libertà della rete. Tuttavia a noi importa sapere che cosa ne pensate voi, avere un parere che sia libero, magari postandolo sulla pagina di facebook di Donnissima o nel Forum del magazine.