Con 200 euro circa possiamo stampare il nostro DNA e conservarlo nel portafoglio, che non si sa mai, potrebbe servire per difenderci da un'accusa di omicidio. Film di fantascienza? Proprio no. I nuovi test del DNA, inizialmente nati per scoperte scientifiche di rilievo, nel settore della ricerca clinica, ivi diffusi per reperire fonti archeologiche ed effettuare studi di settore, quindi divenuto primariamente famoso per l'identificazione del ramo genetico nel caso di riconoscimento di infanti, quindi salito alle cronache per i casi delittuosi, ora, è semplice, poco costoso e specialmente velocissimo.
Dimentichiamoci i tempi millenari di qualche anno fa, per cui per un test del DNA servivano molti soldi e tanti mesi di attesa, ora il risultato è immediato e il costo è molto contenuto.
Si possono prelevare cellule adatte al rilevamento del DNA sia dalla pelle, che dal capello, che dal sangue, il riconoscimento del DNA è quasi certezza, nel 99.99% dei casi, ovvero la possibilità di errore è minima, meno frequenti i casi di simiglianza, rarissimi i casi di coincidenza, se ne parla nei casi dei gemelli omozigoti, dove è identica la sequenza, ma diverso il funzionamento.
La nuova tecnica, notizia del momento, è stata messa a punto dall'Università della California a Berkeley grazie allo studioso Luke Lee.
La tecnica di sequenziamento si differenzia dalla PCR di laboratorio, sia per i costi, poiché non ha bisogno di energia suppletiva, che per i tempi, poiché la differenza è tra qualche ora, a volte con vari tentativi di sequenziamento, a pochi minuti.
Si tratta del primo kit portatile, che secondo i confronti scientifici offre attendibilità, cioè funziona, per i comuni mortali però non resta che affidarsi, ancora, alla PCR tradizionale che si effettua attraverso prelievi e sequenziamento in laboratorio, comunque molto veloce, poche ore, rispetto al passato, in cui in pochissime strutture si poteva effettuare il famoso Test del DNA.