Google come il gigante del monopolio della rete, e del fiume di soldi che girano in rete. Questo il motivo della decisione della Commissione Europea che ha dato 2.42 miliardi di euro di multa al colosso per aver, nello specifico, fatto in modo che l'algoritmo “vedesse” solo quello che interessava alla stessa Google.
Sarà stato un colpo durissimo, non per la Google, bensì per i giovani, scoprire che dietro il volto celeste e angelico di un enorme business di miliardi di dollari non ci sono né la libertà di stampa, né il libero commercio, bensì solo un tentativo di deviare fiumi di potenziali clienti carpendone i dati on line con qualsiasi social e qualsiasi mezzo e obbligandoli a essere Google friendly, anche perché – diciamocelo – molto spesso, tranne rari casi, quel che non è iscritto a Google è panico assurdo.
Però il problema persiste: o si tratta di monopolio o si tratta di evasione fiscale, che Google decida e – agli atti – ha deciso per il monopolio. Ecco di conseguenza che dovrà pagare la multa ma non solo, anche modificare radicalmente il suo modus operandi, anche se ormai possiamo contarci sulle mani, chi non usa Google, Gmail, Gplus o un prodotto della famiglia? Nessuno .. e tuttavia i giochi sono già fatti, tranne che per una dimensione, ancora libera, tecnicamente parlando, la mobilità degli smartphone e le App, una questione a parte (MC).