Esiste privacy dopo il server? Vite da star
Esiste privacy dopo il server? Vite da star
Privacy e vita da star, sono due concetti che faticano a stare insieme, nell'epoca moderna di internet e degil smartphone. E' la seconda volta che succede, la vittima è ancora una volta Scarlett Johansson, la famosissima attrice, gradevole alla vista, che interessa non solo gli spettatori, ma anche gli hacker.

L'anno scorso la prima disavventura: delle fotografie scattate solo ed esclusivamente con lo smarphone e trasmesse via MMS sono state intercettate, probabilmente in chat, e sono finite su internet. L'attrice posava nuda davanti allo specchio e si vedeva non solo il viso ma tutta la schiena e il corpo.
Ora il fatto si è ripetuto, ed è strano. E' strano poiché si era occupata del suo caso anche la FBI, che aveva intercettato i contatti e risolto, pareva, il problema.

Evidentemente qualcuno ha pensato di fare la doppietta, postando, questa volta sui social, una foto di Scarlett a letto in un momento di vita privata. Sdraiata sul letto legge un libro, in primo piano il Lato B in mutande. Strana la vita delle star. Eppure qualcosa non torna.

E noi, siamo in pericolo? Secondo quanto emerge dagli studi statistici anche gli utenti normali sono in pericolo, rispetto alla loro privacy. La differenza consiste nel fatto che, per quanto incredibile, a fare la differenza sia l'interesse, cioè non ci sarebbero motivi per violare la privacy delle persone, di conseguenza di fatto saremmo tutti esposti al problema, ma il problema non ci tocca perché non siamo nel target dei malintenzionati. Brutte notizie o belle notizie? Intanto, per questa volta, a rimetterci, è ancora la povera Scarlett.
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