Il sistema di vendita/acquisto/offerta on line è sempre più immediato e raffinato. Sei stufo di una vecchia cosa, anche se ancora non sciupata, anche se ancora funzionante? Puoi trovare qualcuno che la vuole e che la paga, così che tu possa avere nuova liquidità da impiegare in altri tuoi acquisti. Tutto diventa snello e semplice. I sogni sembrano più vicini e visti sul proprio display fanno battere il cuore un po' di più.
Mi viene in mente la politica commerciale delle grandi catene di elettronica: loro (ch evendono i computer e i dispositivi tramite cui si fanno questi acquisti) mettono a disposizione la loro merce, a volte anche costosissima per "far innamorare la gente", secondo il principio per cui "se lo tocco è già un po' mio", una sorta di marcatura di possesso. Da qui gli stand comodi e luminosi dove appropriarsi, anche solo momentaneamente, di un prodotto, per provarlo e cominciare a familiarizzare,
La crisi ha portato lontano da qui e molti prodotti, invece, vengono acquistati solamente con la visione tramite schermo. Poi ti arriva a casa e, se le condizioni lo permettono, si valuta se tenere o restituire, il tutto entro una determinata data dal momento della recezione.
Sembra paradossale, ma non mancano gli abiti e gli accessori griffati on-line. C'è crisi e lo scambio maggiore sembra appartenere proprio a queste categoria: non si possono comprare in negozio e allora si valuta l'usato (alcuni siti lo garantiscono). Mi piace ricordare un'alternativa che, a mio avviso, merita ascolto: il mercato rionale. Certo lì al massimo si trovano le cattive contraffazioni, ma mi domando se valga la pena comprare abiti e, soprattutto, scarpe usate solo perché griffate, piuttosto che qualcosa di nuovo.
Ph. Internet