Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, la confezione dei vestiti rimase un’attività prevalentemente artigianale, affidata ai sarti. Poi iniziò lo sviluppo di aziende di confezioni per la produzione di abiti di ogni tipo (per uomo, per donna e per bambino), di camicie
e biancheria intima, di capi sportivi e di quelli da lavoro. Ancora oggi, comunque, vengono prodotti capi di sartoria, fatti su misura per una clientela esigente e disposta a spendere di più.
Semplificando, le operazioni di sartoria sono:
● Presa delle misure. Il sarto, secondo il capo da confezionare, misura la circonferenza
del petto, della vita, dei fianchi, la lunghezza del braccio piegato, e così via.
● Preparazione del modello. Il sarto prepara il modello in carta delle diverse parti che
costituiscono l’abito.
● Taglio del tessuto. Il modello viene appoggiato sulla stoffa e il sarto esegue con le
forbici il taglio delle pezze.
● Imbastitura. È una cucitura provvisoria, fatta con punti molto radi, in modo che il vestito
possa essere facilmente smontato. Dopo l’imbastitura il vestito è provato dal
cliente: in caso di necessità, si effettuano le opportune correzioni.
● Cucitura. Le diverse parti del vestito vengono unite insieme con la macchina da cucire.
● Finitura. Si applicano le fodere, si eseguono gli occhielli e si attaccano i bottoni.
Infine il vestito viene stirato e consegnato al cliente.