Leggo in questo momento che una delle tendenze moda del periodo è legata al colletto che torna a caratterizzare in modo predominante la camicia rendendola con una connotazione estremamente delicata e femminile. Già. Perché il colletto spesso e volentieri lo abbiamo osservato e sottolineato in quelle variazioni stilistiche che portano l’abbigliamento femminile ad assumere una connotazione maschile e quindi come rigido sottofondo, complemento di camicie altrettanto tagliate secondo una visione quanto meno non morbida.

Nelle proposte attuali, invece, il colletto viene interpretato in modo prima di tutto assolutamente leggero. Non oserei dire dinamico, perché l’impressione reale che si viene a raccogliere è di grande delicatezza. A prescindere dalla possibilità di rappresentarlo in modo creativo e quindi grazie a decorazioni che appaiono molto differenziate (da quelle di tipo “prezioso” che lo illuminano a piccole piume che lo rendono particolarmente originale), ciò che può essere notata è la modalità di rappresentazione che pone in evidenza essenzialmente linee e soprattutto dimensioni armoniose e mai troppo “macro”.

Molto particolare ed interessante appare l’interpretazione che ne fornisce Marni. Lo utilizza essenzialmente come accessorio ponendolo, però, in un assoluto primo piano grazie alla fantasia che viene realizzata secondo una modalità floreale, anche se stilizzata, che si contrappone alle geometrie che caratterizzano invece l’abito, anche se resta omogeneo il gioco dei colori: giallo e nero.