Andare nei negozi più famosi e dilaganti degli ultimi mesi per avere una stima dei propri preziosi non è sempre un dolore o uno strazio. Ci si può recare lì, ad esempio, per far valutare le cose “vecchie” che provengono da storie d’amore passate: può essere la soluzione per disfarsi delle cose orrende con cui ex suoceri hanno voluto omaggiarti. Insomma, quel genere di cose che davanti a loro hai fatto i salti di gioia a ricevere, mentre dentro di te morivi. Sarà che quando fingi una volta che un regalo ti piaccia, poi non puoi più tirarti indietro e chi fa il regalo pensa che i tuoi gusti siano realmente quelli… Non so, non posso certo far a meno di pensare che ciascuno di noi ha una scatolina con dentro un ciondolo, un braccialetto, un paio di orecchini inguardabili, che, purtroppo, magari anche con le migliori intenzioni, ci sono stati destinati. Quando si fa un regalo bisogna stare attenti, per far contenta la suocera puoi nasconder gli orecchini in una bomboniera che hai sul mobiletto dell’ingresso: quando a sorpresa ti piomba a casa potrai metterli per la sua visita e toglierli a tempo di record senza che lei sospetti nulla. Quando, poi, una storia d’amore finisce le cose diventano più semplici, prendi tutto il pattume formato gioiello che ti è stato regalato, lo metti in un sacchetto e via alla supervalutazione dell’usato. Ma… è lecito sentirsi in colpa? In fondo, all’epoca sono stati regali fatti col cuore… Ma siamo proprio sicuri? Alcune cose sembrano fatte proprio come offese oggettive alla nostra persona! Più che altro: non ci si vergogna a far valutare cose orrende e senza senso? Si corre pure il rischio di farsi ridere dietro!!! No, non è questione di ingratitudine, è questione di oggettività.
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