Modelle minorenni: tra lo spettro della prostituzione e l'oasi dei guadagni, a motivare alla fine sono sempre o quasi i soldi. Un contratto per una minorenne bella e promettente, in due anni, arriva a dare 250 mila euro. Sono cifre da capogiro che non possono non fare impallidire le ragazzine e le famiglie di queste ragazzine “innamorate” delle sfilate.
Dietro alle scelte di riempire sporadicamente le passerelle di baby modelle, che poi sarebbero sedicenni, anche se ne dimostrano meno, non ci sono solo esigenze di immagine rinnovata ma anche lo spettro dei film porno o comunque dei servizi fotografici di un certo tipo, che piacciono e che interessano il pubblico, dove le bambine/donne assumono una carica erotica pesantemente chiara. Piacciono le giovanissime.
Ma cosa succede a queste giovanissime nei primi passi nella moda? Solo in questi tre mesi ben 4 casi di modelle minorenni che si sono imbattute nel porno hanno fatto la storia delle casistiche del mondo delle agenzie. Da Treviso a Capri a Milano a Roma: modelle che hanno seguito le agenzie e di posa in posa sono arrivate poi alle selezioni finali in un .. porno!
Ma non solo: dopo il contratto nulla. L'ultimo caso a Milano, con una nota agenzia che ha “abbandonato” il prodotto, tale è la sentenza, lasciando la ragazza, ancorché appena maggiorenne, in balia di se stessa (e con 500 mila euro in più all'incirca) tra droga e niente da fare (lavorativamente parlando).
Se la cronaca offre questo, però, non c'è da dimenticare che la maggior parte delle minorenni che sfilano sulle passerelle ce la fanno: arrivano poi sui giornali e lavorano per tutta la vita, se interessasse, perché nella maggior parte dei casi la serietà c'è. Difficile quindi dare un consiglio alle nostre lettrici, sul da farsi, se le figlie intenderanno lanciarsi nel settore della moda: tenere gli occhi aperti, questo è poco ma sicuro (MC)!