Ultimamente sembrano tornate di moda. Nell’immaginario collettivo le associamo ad alcune figure celebri. Di cosa parliamo? Parliamo di ciò che nacque nel lontano 1820 in un laboratorio collocato a Panton Street, Londra, quando Albert Thurston realizzava il primo modello di bretelle. Con il tempo Thurston creò un vero e proprio marchio che si distingueva e riconosceva tra tanti altri per i suoi prodotti. Nel 1850 ricevette persino una Menzione D’Onore per le sue eccellenti creazioni.  Protagoniste di questo post, sono però le bretelle. Accessorio rimasto praticamente immutato nel corso degli anni, da quando è stato creato ha avuto un’ascesa che non si è più arrestata, affermandosi di diritto nel mondo della moda tra diciannovesimo e ventesimo secolo. Forse, una probabile battuta d’arresto le bretelle di Albert Thurston l’hanno avuta durante la prima guerra mondiale. Infatti, così come nell’età vittoriana, gli uomini apprezzarono le bretelle ma preferirono indossarle sempre sotto gli abiti senza mai mostrarle al pubblico. Di conseguenza, durante la guerra gli uomini dovevano indossare cintura e divisa e quindi le bretelle furono trasformate in un accessorio per biancheria intima da indossare sotto la giacca o la camicia e  non dovevano essere assolutamente mostrate in pubblico. Dagli anni quaranta tornano in voga e da quel momento si sono collocate a metà strada tra accessorio originale e rivale della cintura.